«È necessario passare dal diritto teorico all’inclusione reale affinché il diritto al lavoro delle persone con disabilità e il collocamento mirato, profilati dalla Legge 68/99 e dal più recente Decreto Legislativo 151/15, si trasformino in una tangibile concretezza. I dati drammatici sull’occupazione delle persone con disabilità, che hanno condotto la Corte di Giustizia dell’Unione Europea nel 2013 a bocciare il nostro Paese, continuano a raccontare di una disarmante carenza di politiche e servizi per l’inclusione lavorativa che non permette alle persone con disabilità di essere protagoniste della propria vita»: lo ha dichiarato Vincenzo Falabella, presidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), a margine della presentazione della campagna di attivazione sociale denominata LinkMeToo, lanciata oggi, 21 novembre, a Roma, in occasione dell’evento Diversity Day, dedicato all’inserimento lavorativo delle persone con disabilità e delle cosiddette “categorie protette”, all’insegna dello slogan I sogni non hanno handicap.
L’iniziativa è il frutto di una preziosa sinergia tra FISH, ASITOI (Associazione Italiana Osteogenesi Imperfetta) e Jobmetoo, la nota agenzia per il reclutamento online di lavoro alle persone con disabilità, affiancati da McCann Worldgroup Italia, network creativo tra i più famosi al mondo, azienda leader per i servizi di marketing globale e la casa di produzione The Family, impegnata a livello nazionale e internazionale nella realizzazione di spot pubblicitari, film e documentari.
L’obiettivo è segnatamente quello di creare maggiore consapevolezza rispetto alla possibilità di includere al pari degli altri le persone con disabilità nel mondo del lavoro e sfruttare le loro capacità e competenze in quanto utili alla comunità.
«Ognuno di noi – spiegano i promotori della campagna – ha un sogno che coltiva fin da bambino rispetto al proprio futuro lavorativo. Cosa vorresti fare da grande? È la fatidica domanda che ci si sente ripetere spesso da bambini, ragazzi e anche da adulti. C’è chi sogna di diventare calciatore, medico, avvocato, cantante… le persone con disabilità sognano le stesse cose, in un futuro più semplice di quello odierno, senza barriere e con la possibilità di condurre una vita autonoma perché i sogni non hanno handicap. Da qui nasce l’idea di LinkMeToo: una campagna integrata per sensibilizzare le persone su queste tematiche attraverso l’attivazione di una pagina dedicata al progetto su LinkedIn, la realizzazione di un video [disponibile a questo link] e la creazione dell’hashtag di riferimento #isogninonhannohandicap. Tutti quanti, dunque, potranno facilmente sostenere l’iniziativa ed esprimere il proprio punto di vista».
«Da tempo – sottolinea Leonardo Panzeri , presidente dell’ASITOI – la richiesta delle persone con osteogenesi imperfetta, una malattia genetica che rende le ossa fragili e comporta disabilità motorie anche gravi, non è più solo quella di essere sostenuti nella ricerca di cure e terapie adeguate ai problemi che questa patologia comporta, ma è anche, in maniera crescente, una rivendicazione della propria autonomia in ogni aspetto della vita. Per questo la nostra Associazione non poteva che essere vicina a questo progetto, per dare un incoraggiamento alle persone con osteogenesi imperfetta, e creare i presupposti perché sia sempre più possibile realizzare progetti di vita indipendente per persone che hanno talento e voglia di fare».
«In linea con quanto definito dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità – aggiunge Daniele Regolo, fondatore di Jobmetoo – il nuovo paradigma non mette più al centro la disabilità della persona, ma la relazione che si instaura tra questa e il suo ambiente: è infatti in questo campo che si gioca la maggiore o minore partecipazione alla vita sociale e produttiva della persona con disabilità». «Che quest’ultima lavori – conclude – non deve più essere una notizia. Se esistessero reali condizioni di parità e non discriminazione tra le persone, quale che sia la loro condizione, le Leggi che obbligano ad assumere disabili sarebbero superflue!».
Molto significative anche le parole dei “grandi” partner di FISH, ASITOI e Jobmetoo. «Oggi più che mai – dichiara infatti Alessandro Sabini, Chief Creative Officer di McCann Worldgroup Italia – la disabilità si sta trasformando: tecnologia e servizi stanno via via riducendo il divario tra persone abili e disabili, mettendo queste ultime nella possibilità di esprimere tutto il loro potenziale nel mondo del lavoro. Ma è ancora quello culturale il gap da colmare e con questa campagna vogliamo dimostrare che a qualunque sogno deve essere data la possibilità di trasformarsi in realtà».
«Per noi è stato un onore – afferma dal canto suo Lorenzo Ulivieri, socio fondatore e presidente di The Family – collaborare a questo progetto, che affronta una tematica così importante come il lavoro per le persone con disabilità. Abbiamo avuto infatti la possibilità di conoscere e lavorare con persone straordinarie per capacità e forza di volontà». (S.B.)
Ricordiamo ancora il link a cui è disponibile il video della campagna LinkMeToo. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Elena Lombardo (elena.lombardo@interpublic.com).