Solo un contesto realmente inclusivo, comprendente tutti i vari elementi della scuola (dirigenti, insegnanti, famiglie, compagni di classe) può far crescere la persona, sviluppandone ogni risorsa: è partendo da questo assunto che l’Associazione Italiana Sindrome X Fragile si occupa da sempre di inclusione scolastica, per contribuire a realizzare percorsi di crescita per tutti i bambini e ragazzi, anche per quelli con la sindrome X Fragile, che è la prima causa di disabilità intellettiva di tipo ereditario e la seconda causa di disabilità intellettiva su base genetica dopo la sindrome di Down. Una condizione genetica, quest’ultima, ritenuta “rara”, anche se troppo rara forse non è, dal momento che ne sono colpiti un bambino su 4.000 e una bambina su 7.000.
In questo àmbito l’Associazione ha deciso di puntare su un metodo molto concreto, andando cioè a ricercare e valorizzare le tante buone prassi già esistenti, per proporre possibili “modelli” riproducibili in ogni contesto scolastico.
Per questo nel 2016 ha promosso il concorso denominato Contesti di Classe, che grazie a una donazione della FIPAV di Brescia (Federazione Italiana Pallavolo), può avvalersi della collaborazione con il Centro Studi e le Edizioni Erickson, autorevole punto di riferimento del settore.
La seconda edizione dell’iniziativa è giunta a conclusione ed è ormai imminente il giorno in cui si darà visibilità ai migliori progetti provenienti dalle scuole di ogni ordine e grado, che abbiano appunto realizzato buone prassi in termini di inclusione scolastica e apprendimenti.
Oltre al prestigioso riconoscimento, alle scuole premiate andrà anche un buono di 300 euro da spendere in prodotti Erickson.
L’evento finale è in programma esattamente per la mattinata del 23 novembre, presso la Sala Polivalente CavaRei di Forlì (Via Bazzoli, 12), nel corso di un incontro cui parteciperà Alessia Brunetti, presidente nazionale dell’Associazione Italiana Sindrome X Fragile e che sarà nobilitato dalla presenza di una vera “autorità” in materia, quale Andrea Canevaro, docente emerito di Pedagogia all’Università di Bologna, studioso di prestigio internazionale, uno dei “padri” della Pedagogia Speciale in Italia, impegnato fin dagli Anni Settanta sull’inclusione sociale delle persone con fragilità.
In qualità di Socio Benemerito e componente del Comitato Scientifico dell’Associazione Italiana Sindrome X Fragile, è stato lo stesso Canevaro a valutare i progetti presentati dalle scuole e a selezionare quelli giudicati migliori. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: emanuela.sportellini@xfragile.net; info@xfragile.net.
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