Violenza sulle donne con disabilità: inquietanti quei primi dati

Non sono per niente incoraggianti i primi dati raccolti nell’àmbito dell’iniziativa denominata “VERA”, promossa dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap) e dall’organizzazione Differenza Donna, per portare alla luce il fenomeno della violenza sulle donne con disabilità, tanto diffuso quanto taciuto. Infatti, dai 450 questionari cui hanno risposto finora ragazze e donne con disabilità, emerge che il 31% di esse dichiara di avere subìto una qualche forma di violenza. Il questionario è sempre disponibile online ed è fondamentale raccoglierne il maggior numero possibile

Viso di donna in semioscuritàSono dati inquietanti, che raccontano le violenze e gli abusi subiti dalle ragazze e dalle donne con disabilità, quelli che emergono dai primi questionari raccolti nell’àmbito di VERA (acronimo per Violence Emergence, Recognition and Awareness, ovvero letteralmente “Emergenza, riconoscimento e consapevolezza della violenza” ), iniziativa da noi ampiamente presentata nelle scorse settimane, che è stata promossa dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e dall’organizzazione Differenza Donna.
Con tale indagine, lo ricordiamo, si intende appunto approfondire e portare alla luce il fenomeno della violenza sulle donne con disabilità (che secondo l’ISTAT sono circa 2 milioni in Italia), un problema tanto diffuso quanto taciuto.

Nel dettaglio, va detto che sino al 24 novembre avevano risposto al questionario connesso a VERA 450 donne e ragazze con diverse disabilità, di cui oltre il 60% con disabilità motoria, il 17,4% con disabilità plurima, il 12,3% con disabilità sensoriale e l’8,7% con disabilità intellettiva, relazionale, psichiatrica o dell’apprendimento.
Ebbene, il 31% ha dichiarato di avere subito una qualche forma di violenza. In particolare, circa il 10% delle donne con disabilità interpellate ha affermato di essere stata vittima di stupro nella propria vita.

Ancora una volta, dunque, FISH e Differenza Donna sottolineano l’importanza fondamentale di raccogliere informazioni, documentando e descrivendo il fenomeno. In tal senso ricordano che il questionario è ancora disponibile online (a questo link).
E importante è anche unire la voce delle persone con disabilità a quella di tutte le donne che subiscono violenza, come è accaduto il 24 novembre a Roma, con l’adesione della FISH alla manifestazione nazionale promossa dal movimento Non Una di Meno, alla vigilia della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@fishonlus.it; gruppodonne@fishonlus.it.

Per approfondire ulteriormente il tema Donne e disabilità, oltreché fare riferimento al lungo elenco di testi da noi pubblicati, presente a questo link, nella colonnina a destra dell’articolo intitolato Voci di donne ancora sovrastate, se non zittite, si può anche accedere al sito di Informare un’H-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli di Peccioli (Pisa), alle Sezioni dedicate rispettivamente a Donne con disabilità, La violenza nei confronti delle donne con disabilità e Tutto sul Secondo Manifesto Europeo sui Diritti delle Donne e Ragazze con Disabilità.

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