«Lo scorso 16 novembre – ricorda Alberto Brunetti , presidente dell’ANGSA della Spezia (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) – la nostra sede è andata a fuoco [se ne legga anche sulle nostre pagine, N.d.R.], un avvenimento che ha lasciato nelle nostre anime un’impronta molto profonda di tristezza e solitudine. Ma da più parti ci sono giunti subito segnali importantissimi di solidarietà e vicinanza, che hanno immediatamente allontanato da noi tutti la tristezza e la solitudine. La dimostrazione di una solidarietà così grande ci ha fatto capire che quanto attuato sino ad oggi andava nella giusta direzione. Le nostre anime, già duramente provate dall’autismo dei figli, hanno reagito con grande forza e determinazione a quanto accaduto, e dopo solo ventiquattr’ore avevamo ripreso tutte le nostre attività! E tra le tante manifestazioni di solidarietà e vicinanza non potevano mancare i nostri Amici dell’Inferno, che in questi anni ci hanno sempre sostenuto nelle nostre attività».
Il riferimento di Brunetti agli “amici dell’Inferno” è segnatamente al Ristorante L’Inferno della città ligure, che già qualche anno fa, come avevamo raccontato a suo tempo, aveva affiancato l’Associazione nell’iniziativa denominata Con chi vado a cena stasera.
Ed ora, per tutto il mese di dicembre, sempre con l’obiettivo di stimolare i giovani con autismo o altre disabilità intellettive all’implementazione delle proprie abilità sociali, ogni sera, da lunedì a venerdì, il locale è tornato a riservare loro un tavolo per due persone, ragazzo e accompagnatore (non genitori o educatori).
«Serate così diverse e “nuove” per i nostri ragazzi – commenta Brunetti – consentono di cambiare un po’ le loro abitudini, continuando tuttavia a garantire loro la necessaria tranquillità e serenità e vivere quindi momenti di vera inclusione. Proprio in queste settimane, infatti, stiamo contribuendo a creare nuovi scenari, nuovi contesti adattivi che possano “ospitare” i nostri ragazzi. Ogni nuova piccola iniziativa, dunque, rappresenta per loro un notevole passo in avanti verso la tanto agognata autonomia». (S.B.)
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