“Tocca a me” creare libri tattili!

Il piacere di creare insieme, la realizzazione di un progetto comune verso nuove forme di conoscenza e di linguaggio, la riscoperta della diversità come portatrice di arricchimento personale, il miglioramento della vita sociale dei ragazzi con disabilità, l’utilizzo di sensi “diversi” per conoscere se stessi e il mondo circostante, lo sviluppo del senso civico e dell’educazione ambientale: sono tutti interessanti gli obiettivi di “Tocca a me!”, laboratorio di manipolazione e creazione di libri tattili, che partirà presto, presso il Presidio UICI di Sant’Anastasia e Paesi Vesuviani (Napoli)

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Congratulazioni, Cavalier Melio!

Dapprima un premio del CILD (Coalizione Italiana Libertà e Diritti Civili), e poi, proprio alla fine del 2018, la nomina da parte del presidente della Repubblica Mattarella a Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana, «per il suo appassionato contributo alla causa dell’abbattimento delle barriere architettoniche e degli stereotipi culturali»: sono i prestigiosi riconoscimenti andati recentemente a Iacopo Melio, che già da un po’ di anni si distingue per l’impegno, la tenacia e anche l’ironia con cui si batte per i diritti delle persone con disabilità e non solo

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“A passo di gambero”, verso l’istituzionalizzazione

Lo scorso anno, di fronte ad alcune proposte della Regione Marche, il Gruppo Solidarietà aveva promosso un documento/appello, in cui si chiedeva la salvaguardia, il sostegno e il potenziamento dei servizi di piccole dimensioni inseriti nei normali contesti abitativi, servizi centrati sulle persone e sulle loro esigenze, che promuovessero inclusione e quindi deistituzionalizzazione. Nelle scorse settimane, però, la Giunta Regionale delle Marche ha presentato una nuova proposta, ritenuta dal Gruppo Solidarietà «quanto di più lontano possibile dai contenuti di quel documento-appello»

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La professoressa con autismo che aiuta gli animali a stare meglio

È tra i maggiori esperti internazionali di comportamento animale, insegna alla Colorado State University, ed è una signora settantunenne con autismo “altamente funzionale”. «Temple Grandin – scrive Stefania Delendati – è una donna speciale che ha capito, tra mille difficoltà, di avere il dono di vedere le cose da un’altra prospettiva, e ha messo a frutto questo dono. “Il mondo ha bisogno di tutti i tipi di mente” è la sua frase più famosa. E non sono soltanto belle parole, la sua vita lo dimostra»

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Quale orientamento per gli studenti con disabilità?

«Da ieri – scrive Alessandra Corradi – è iniziato il periodo utile per le iscrizioni al primo anno di ogni ordine di scuola. Per chi ha figli “normodotati”, il percorso è abbastanza agevole, ma come avviene l’orientamento per gli studenti con disabilità? Qualcuno se n’è mai occupato seriamente a livello ministeriale? E non si parla certo di piccoli numeri, se è vero che le stime ufficiali parlano di oltre 250.000 studenti con disabilità per il prossimo anno scolastico 2019-2020»

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Musei Arte Autismi

Si terrà da fine gennaio a fine febbraio il corso di formazione “Musei Arte Autismi”, promosso ad Ancona dal Museo Tattile Statale Omero del capoluogo marchigiano, insieme all’Associazione Culturale L’immaginario di Firenze e all’Associazione Autismo Firenze. Destinatari dell’iniziativa saranno trenta tra educatori museali ed educatori specializzati nell’autismo, che potranno condividere una serie di esperienze e sviluppare le competenze necessarie per la creazione di nuovi programmi museali accessibili alle persone con disturbi dello spettro autistico

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Uno sguardo oltre l’indifferenza

«L’Europa – scrive Gianluca Rapisarda – sembra soffrire di una sorta di “sindrome della Torre di Babele”, ove intere “categorie” di persone – tra cui anche quelle con disabilità – nella rappresentazione mediatica e conseguentemente nell’immaginario collettivo, esistono pressoché solo come stereotipo. Pertanto, il primo ostacolo da abbattere è quello culturale, spingendo cioè la società civile a volgere lo sguardo oltre l’indifferenza che “acceca” la solidarietà. Una “nuova alba”, infatti, può compiersi solo in un’Europa civile che faccia dei più deboli i protagonisti della collettività»

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