«L’idea era quella di ammazzare tutte le persone con disabilità. Il progetto E-Aktion, poi conosciuto come Aktion T4, aveva questo come semplice e dichiarato obiettivo. Non bisogna però pensare che lo sterminio nazista delle persone con disabilità sia frutto della sola crudeltà di uno o più uomini. È una storia che viene da lontano e che ha coinvolto scienziati, medici, infermieri, operatori sociali. È una storia che dobbiamo ricordare, per onorare le tantissime vittime di questo massacro. E’ una storia che dobbiamo ricordare anche per capire cosa possa insegnare a noi, oggi».
Viene presentato così il seminario intitolato Non basta il ricordo. Lo sterminio nazista delle persone con disabilità, proposto da L-inc (Laboratorio-inclusione sociale disabilità), progetto avviato lo scorso anno in Lombardia del quale si può leggere ampiamente in calce, in vista dell’ormai imminente Giorno della Memoria del 27 gennaio, dedicato a tutte le vittime dell’Olocausto.
L’incontro – durante il quale si racconteranno gli avvenimenti che hanno portato alla citata Aktion T4 e allo sterminio di oltre 200.000 persone con disabilità durante il regime nazista – si terrà nella mattinata del 30 gennaio all’Auditorium del Centro Culturale Il Pertini di Cinisello Balsamo (Milano), e sarà introdotto da Monica Pozzi, una delle promotrici del Progetto L-inc.
Dopo i saluti istituzionali di Valeria De Cicco e Riccardo Visentin, assessori comunali di Cinisello Balsamo (rispettivamente ai Servizi Sociali e alla Famiglia e Terzo Settore), vi interverranno lo storico Matteo Schianchi (Aktion T4: ricostruzione storica degli avvenimenti e delle condizioni culturali e sociali), il pedagogista Mario Paolini(Il nazismo in sé e il nazismo in me. La creazione del consenso attorno al massacro), la pedagogista Luana Collacchioni(La manipolazione delle informazioni) e Salvatore Nocera della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), cui saranno affidate le conclusioni della giornata.
Ma non è tutto: già il 25 gennaio, infatti, presso la medesima sede del seminario (ore 18), verrà inaugurata la mostra intitolata Perché non accada mai più. Ricordiamo, composta da trentuno pannelli che documenteranno attraverso scritti e fotografie ciò che significò il Progetto Aktion T4, e che sarà visitabile sino al 1° febbraio.
Durante l’inaugurazione interverranno Emilio Rota, presidente dell’ANFFAS Lombardia (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) e i già citati assessori comunali di Cinisello Balsamo Valeria De Cicco e Riccardo Visentin.
A collaborare per la cura dell’esposizione, sono state l’ANFFAS Lombardia, capofila del Progetto L-inc, l’ANFFAS Nordmilano, partner di progetto e l’ANFFAS Brescia, che ha concesso il prestito del materiale. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@laboratoriolinc.it.
Superando e lo sterminio delle persone con disabilità
Accedendo all’ampia ricognizione storica intitolata Quel primo Olocausto, curata per il nostro giornale da Stefania Delendati, si può anche consultare (nella colonnina a destra del testo) il cospicuo elenco di testi da noi presentati in questi anni sullo sterminio delle persone con disabilità da parte del regime nazista.
L-inc (Laboratorio-inclusione sociale disabilità)
Questo progetto si propone di rendere la persona con disabilità protagonista del proprio percorso di vita. Per questo è pensato come un laboratorio che vuole sperimentare diverse attività e iniziative sul territorio di Bresso, Cinisello, Cormano e Cusano Milanino (Città Metropolitana di Milano), che mettono al centro la persona con disabilità.
L-inc nasce dal Progetto Inclusione sociale e disabilità: percorsi di sperimentazione del Budget di Salute, realizzato con il contributo di Fondazione Cariplo, nell’àmbito della terza edizione del Bando Welfare in azione e innovazione sociale. È promosso da ANFFAS Lombardia (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale, ente capofila), LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità, componente lombarda della FISH-Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e IPIS-Insieme per il sociale, dalle Cooperative Sociali Arcipelago, Solaris e Il Torpedone, dall’Università di Milano (Dipartimento di Diritto Pubblico e Sovranazionale), dall’Università di Milano Bicocca (Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale) e dall’UICI Lombardia (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti).
Sono esattamente sessanta le persone alle quali L-inc intende rivolgersi nel corso di tre anni. Agli inizi del mese di ottobre del 2017 si è svolto un incontro per presentare il progetto alle prime venti persone scelte e chiedere loro di farne parte.