Quegli “sguardi inclusivi” che conquistano le scuole di Sassari

Il 29 gennaio scorso, al Cityplex Moderno di Sassari, vi è stato il quarto appuntamento della rassegna “Sguardi inclusivi. Progetto Scuola, cinema e autismo”, ciclo di proiezioni con adattamento ambientale (il sistema “Friendly Autism Screening”), che consente a tutti i giovanissimi spettatori con disturbo autistico di condividere l’esperienza cinematografica con i compagni di scuola. Insieme all’Associazione ANGSA di Sassari, a collaborare all’iniziativa – che ha superato la soglia dei cinquecento studenti partecipanti – vi è “Cinemanchìo”, noto progetto di inclusione culturale

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La disabilità intellettiva e il lavoro, ieri e oggi

«Per superare le preclusioni soggettive e oggettive frapposte fra le persone con disabilità intellettiva e il lavoro – scrive Marino Bottà, a conclusione di questo suo approfondimento dedicato al lavoro delle persone con disabilità intellettiva, che spazia tra passato e futuro -, si deve attivare un cambiamento culturale, cercare nuove strategie, promuovere prassi operative efficaci e servizi in grado di usare un linguaggio comprensibile alle aziende. Le famiglie, infatti, non possono più essere lasciate sole a gestire un problema per loro insormontabile»

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La RAI deve mettere al centro la promozione della solidarietà

Claudia Fiaschi, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore e Stefano Tabò, presidente di CSVnet, chiedono alla RAI, in una nota congiunta, «di mettere al centro la promozione della solidarietà, in applicazione del Contratto di Servizio 2018-2022». Auspicano inoltre la costituzione del Comitato, previsto dal Contratto di Servizio stesso, «quale sede permanente di confronto fra il Ministero e la RAI che, con carattere consultivo, esprime pareri e avanza proposte in ordine alla programmazione sociale e alle iniziative assunte nei confronti delle persone con disabilità»

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Bella quella mostra, ma non del tutto accessibile

Non tutto è filato liscio, rispetto all’accessibilità nei confronti delle persone con disabilità motoria, per la bella mostra ospitata da Palazzo degli Esami a Roma, intitolata “Impressionisti francesi. Da Monet a Cézanne”. Ce lo segnala il nostro Lettore Claudio Conforti, chiedendo che i suoi rilievi «vengano presi in considerazione, data l’importanza dell’edificio che ospita la mostra, per le manifestazioni culturali romane»

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Stiamo imparando a lavorare

«Anche perché ho capito quanto è importante per me lavorare, essere adulto e responsabile», come ha dichiarato uno dei giovani con sindrome di Down coinvolti nel progetto dell’AIPD (Associazione Italiana Persone Down) denominato “Chi trova un lavoro trova un tesoro”, che nelle scorse settimane ha vissuto la partenza dei suoi primi tirocini, tra i 68 previsti, in Italia – tra gli altri quello al Servizio Cucina e Tavola del Quirinale – e anche all’estero

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Quell’Olocausto “rimosso” delle persone con disabilità

«In concomitanza con il Giorno della Memoria – scrive Gianluca Rapisarda – ritengo più che mai fondamentale ricordare l’Olocausto “rimosso” delle persone con disabilità, perché, nonostante gli avanzati strumenti della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, e gli impegni politici previsti nei diciassette “Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile” dell’Agenda ONU 203, la storia contemporanea riporta quotidianamente, ancora e troppo spesso, episodi di esclusione sociale e di discriminazione di cittadini con disabilità»

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Una banca di difficile accesso

«Perché una banca tanto importante – scrive Alberto Coppini – trascura grossolanamente delle normative esistenti da decenni? Ma soprattutto, perché una persona “normodotata” può accedervi percorrendo tre metri, mentre chi ha problemi motori ne deve fare cento e superare una ripida salita?»: domande per le quali attendiamo risposte assieme al nostro Lettore, il quale sottolinea anche come «chi cammina a stento non si avventurerà mai su quella rampa non a norma, per percorrere poi con bastone o stampella un lungo tratto e arrivare al portone d’ingresso dell’istituto o al Bancomat a lato»

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