Come avevamo riferito a suo tempo, nel 2015 il Pio Istituto dei Sordi di Milano, in occasione del 160° anniversario dalla sua fondazione, aveva istituito per tre anni consecutivi il Premio Don Giulio Tarra: ricerche e studi per la sordità, in collaborazione con il Centro di Ricerca sulle Relazioni Interculturali dell’Università Cattolica di Milano.
L’iniziativa è stata poi rinnovata con un secondo ciclo a cadenza biennale, che esordisce proprio quest’anno (verrà ripresa nel 2021 e nel 2023).
Intitolato a colui che nell’Ottocento fu figura di spicco per l’attenzione e la cura dei bambini poveri sordomuti delle campagne (se ne legga ampiamente nel box in calce), il premio è destinato a studiosi delle discipline scientifiche ed accademiche (pedagogiche, mediche, linguistiche, psicologiche, sociologiche, storiche, ingegneristiche, informatiche ecc.) che abbiano svolto indagini e prodotto lavori scientifici sul tema della sordità.
Tre le sezioni previste alle quali si potrà partecipare fino al 30 aprile prossimo (termine prorogato, dopoché la prima scadenza era stata fissata al 31 marzo): Monografie e curatele di volumi contenenti uno o più capitoli del curatore; Articoli e capitoli di libri; Strumenti (libri, app, software ecc.). (S.B.)
A questo e a questo link sono disponibili rispettivamente il Bando e il Regolamento del Premio Tarra 2019. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@pioistitutodeisordi.org.
Don Giulio Tarra
«Sacerdote ed educatore, nato a Milano nel 1832, vi ricoprì la carica di direttore dell’Istituto dei Sordomuti, dal 1855 fino al 1889, anno della sua morte, seguendo dapprima il metodo dell’abate Charles-Michel de l’Épée, basato sulla trascrizione in lingua scritta della mimica convenzionale, e successivamente il metodo orale. Fu autore dei Cenni storici e compendiosa esposizione del metodo seguito per l’istruzione dei sordomuti (1880) e scrisse numerose opere, molto diffuse, anche per i fanciulli non sordomuti, tra cui Il libro dei bambini (1861), Patria e famiglia (1862), Dialoghi familiari e scenici (1876), Racconti di una madre ai suoi figli (1877) e Serate liete (1885). Una raccolta di suoi Scritti pedagogici fu pubblicata postuma nel 1934».
Così l’Enciclopedia Treccani tratteggia la biografia di colui al quale è intitolato il Premio Don Giulio Tarra: ricerche e studi per la sordità, che per tanti anni, dunque, diresse quello che oggi è il Pio Istituto dei Sordi di Milano.
Nel 2014 alla figura di don Tarra – come riferito a suo tempo anche su queste pagine – è stato dedicato il libro «Fatti per arte parlanti». Don Giulio Tarra e l’educazione dei sordomuti nella seconda metà dell’Ottocento, pubblicato da EDUCatt (Ente per il Diritto allo Studio Universitario dell’Università Cattolica) e scritto dalla pedagogista dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano Anna Debè.
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