«L’amministrazione di sostegno – ricorda Sergio Silvestre dell’AIASS (Associazione Italiana Amministratori di Sostegno Solidali) – è un istituto giuridico entrato nel Codice Civile italiano grazie alla Legge 6/04, intervento normativo con il quale il Legislatore si è proposto la «finalità di tutelare, con la minor limitazione possibile delle capacità di agire, le persone prive in tutto o in parte di autonomia nell’espletamento delle funzioni della vita quotidiana, mediante interventi di sostegno temporaneo o permanente» (articolo 1). Si tratta di una fra le più importanti riforme per la protezione delle persone fragili, che vivono in condizione di disagio, parzialmente o completamente non autosufficienti, nata sul solco della Legge 180/78, volta a rendere libere e a reinserire nella società le persone rinchiuse negli ospedali psichiatrici. Nel circondario del Tribunale di Pordenone, l’applicazione della Legge 6/04 ha trovato sin da subito terreno fertile, producendo consolidate e originali pratiche di welfare mix, in grado cioè di mettere a sistema risorse istituzionali e del Terzo settore, generando benessere per tutta la comunità, oltre a diventare la base di ispirazione diretta per la Legge Regionale del Friuli Venezia Giulia 19/10, denominata appunto Interventi per la promozione e la diffusione dell’amministratore di sostegno a tutela dei soggetti deboli».
Le considerazioni di Silvestre assumono ulteriore sostanza anche di fronte ai dati nazionali sull’amministrazione di sostegno e sull’interdizione/inabilitazione, pubblicati dalla Fondazione Zancan di Padova e aggiornati al 2016 (disponibili rispettivamente a questo e a questo link). Qui, infatti, oltre ad emergere l’utilizzo ancora spropositato delle interdizioni, in particolare in Piemonte, si può notare che proprio il Friuli Venezia Giulia e in particolare la Provincia di Pordenone, risultano al primo posto per l’avvio delle amministrazioni di sostegno, a testimonianza di un grande impegno, forse unico nel nostro Paese.
Ora, come avevamo anticipato in sede di presentazione, due nuovi progetti prodotti dal Tribunale di Pordenone sono stati recentemente illustrati, nel corso di una partecipata conferenza.
Si tratta esattamente di Legami di prossimità, finanziato dalla Fondazione Friuli e dall’Ordine degli Avvocati di Pordenone e di Sostieni il tuo vicino, finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Rimandando i Lettori al box in calce, per le dettagliate caratteristiche delle due iniziative, ci limitiamo qui a sottolineare che il loro obiettivo comune è quello di migliorare, attraverso l’ausilio di tecnologie digitali, il consolidamento della rete degli sportelli dedicati, e di rafforzare l’azione sinergica tra tutti gli attori coinvolti (Tribunale, Servizi Sociali dei Comuni, Azienda per l’Assistenza Sanitaria, Associazioni di volontariato, Ordine degli Avvocati), rivolta agli interventi a favore delle persone fragili che necessitano di un sostegno nelle pratiche di vita quotidiana.
Alla citata conferenza di Pordenone, ospitata dallo stesso Tribunale della città, erano presenti rappresentanti istituzionali come Riccardo Riccardi, vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giulia e assessore alla Salute, alle Politiche Sociali e alla Disabilità della stessa, nonché Manuela Lanzarin, assessore alle Politiche Sociali della Regione Veneto.
Numerose, inoltre, le figure di prestigio del mondo giuridico, mentre a presentare nel dettaglio i nuovi interventi progettuali è stato il sociologo Paolo Tomasin. (S.B.)
A questo link è disponibile la registrazione integrale (audio/video) della Conferenza di Pordenone. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Ufficio Stampa AIASS (Sergio Silvestre), info@aiassonlus.it.
I nuovi progetti presentati dal Tribunale di Pordenone
Legami di prossimità
Questo progetto intende realizzare le seguenti attività:
° noleggio operativo ed installazione dei dispositivi tecnologici che permettano – nel rispetto della normativa, compatibilmente con gli interessi e le esigenze di protezione della persona, affiancando le modalità operative sino ad oggi sviluppatesi – la gestione dei ricorsi in forma elettronica e la realizzazione di videoconferenze per celebrare l’udienza in remoto, mediante quindi un collegamento audio-video del giudice tutelare e della persona cui il procedimento si riferisce;
° realizzazione di brevi percorsi di formazione per operatori di sportello e personale dei servizi coinvolto, per l’impiego dei dispositivi digitali, il trattamento delle procedure richieste per la tutela della privacy e l’avvio delle nuove modalità operative;
° stesura di una guida operativa all’impiego dei dispositivi tecnologici; stampa della guida, messa online e aggiornamento continuo delle FAQ (Frequently Asked Questions), manutenzione informativa del sito internet;
° realizzazione di incontri di coordinamento volti a: migliorare la governance della rete degli sportelli; aggiornare protocolli operativi tra Enti coinvolti (anche per dare attuazione delle procedure digitali); ideare iniziative di sensibilizzazione e diffusione dell’istituto dell’amministrazione di sostegno anche in altri territori regionali e nazionali;
° introduzione progressiva delle pratiche digitali per la gestione dei ricorsi e la realizzazione di videoconferenze, che affiancheranno anche le attività tradizionali di sportello, sia di front office che di back office;
° organizzazione di un evento finale di presentazione dei risultati – da realizzarsi in due momenti sia a livello locale (Pordenone), sia a livello nazionale (a Roma) – che consenta una disseminazione in altri territori dei risultati conseguiti nella sperimentazione effettuata.
Sostieni il tuo vicino
Questo progetto ha come area di intervento sia il circondario del Tribunale di Pordenone che quello del Tribunale di Gorizia. Esso si propone di:
° realizzare incontri di coordinamento volti a migliorare la governance della rete degli sportelli; aggiornare protocolli operativi tra gli Enti coinvolti; favorire una governance delle progettualità e delle iniziative (promozionali, in/formative ecc.) sul tema;
° ideare e avviare numerose e capillari iniziative di sensibilizzazione e diffusione dell’istituto dell’amministrazione di sostegno rivolte alla cittadinanza; in particolare si intendono coinvolgere, anche con il supporto di ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e ComPA (Centro di Competenza per la Pubblica Amministrazione), gli amministratori degli Enti Locali (promuovendo l’idea del “consigliere delegato” all’amministrazione di sostegno) e si propone l’istituzione, a livello regionale, di una Giornata Annuale dedicata all’amministrazione di sostegno;
° dotare ogni sportello attivo nella Provincia di Gorizia di un kit completo necessario a realizzare le udienze, per la nomina di amministratori di sostegno in modalità videoconferenza. Inoltre saranno effettuati interventi formativi per la codifica delle procedure Privacy previste dal GDPR (Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati);
° effettuare un’indagine valutativa sull’impatto multidimensionale (sociale, economico e ambientale) dell’amministrazione di sostegno nel territorio delle Province di Pordenone e Gorizia, in grado di dimostrare, su base scientifica, l’apporto che tale istituto ha sul miglioramento di benessere dei cittadini, sul risparmio di spesa pubblica, sul rafforzamento dei legami comunitari. L’indagine verrà affidata all’IRSSeS di Trieste (Istituto Regionale per gli Studi di Servizio Sociale);
° organizzare un evento finale di presentazione dei risultati – da realizzarsi in due momenti, sia a livello locale (Pordenone), sia a livello regionale (a Udine) – che consenta una disseminazione in altri territori dei risultati conseguiti nella sperimentazione effettuata.