«Nel nostro operare seguiamo la Convenzione ONU, che all’articolo 9 (Accessibilità) chiede tra l’altro di “consentire alle persone con disabilità di vivere in maniera indipendente e di partecipare pienamente a tutti gli aspetti della vita, e per tale scopo di adottare misure adeguate a garantire l’accesso all’informazione e alla cultura”. Per questa ragione abbiamo chiesto di poter partecipare a questa esposizione, con indicazioni che fossero “facili da leggere e da capire” da parte di tutte le persone, con e senza disabilità, ma che conoscano le opere non in modo approfondito e che ne possano così godere la bellezza. Abbiamo anche voluto che alcune persone che frequentano il nostro Centro fossero protagoniste e potessero fare loro stesse le “guide” per alcuni quadri esposti».
Così Amedeo Diotti, presidente dell’ANFFAS di Cremona (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), aveva presentato a suo tempo, su queste stesse pagine, la bella iniziativa promossa in sinergia con il Sistema Museale del Comune di Cremona, in occasione della mostra Genovesino. Natura e invenzione nella pittura del Seicento a Cremona, ospitata presso la Pinacoteca del Museo Civico Ala Ponzone della città lombarda.
Si trattava del progetto denominato Ci sei nei musei, basato sostanzialmente sull’utilizzo del linguaggio “facile da leggere e da capire” (Easy to Read), in linea con il relativo progetto europeo promosso dall’organizzazione Inclusion Europe e che nel nostro Paese vede proprio l’ANFFAS in prima linea.
Segnatamente, lo scopo principale è stato quello di avvicinare l’informazione – tramite una semplificazione grammaticale e grafica – non soltanto a persone con disabilità, ma anche a chi, ad esempio, non conosca molto bene la lingua italiana o che in generale abbia difficoltà a comprendere un testo complesso.
Ma non solo: infatti, le persone con disabilità dell’ANFFAS, oltre ad impegnarsi direttamente nella redazione di strumenti informativi Easy to Read, si rendono disponibili anche a fare da ciceroni nel corso di alcune visite guidate, illustrando le opere esposte nei musei convolti.
Ebbene, quell’intelligente progetto ha ora ottenuto un meritato riconoscimento, vale a dire il secondo premio nella categoria Premio Persona e Comunità, per la valorizzazione delle migliori iniziative finalizzate allo sviluppo, al benessere e alla cura della persona, promosso dal Centro Studi Cultura e Società di Torino e la cerimonia di premiazione si avrà il 1° marzo nel capoluogo piemontese, presso la Sala Multimediale della Regione Piemonte, nell’àmbito del VI Convegno Nazionale La centralità della Persona nei migliori progetti della Pubblica Amministrazione e del Volontariato.
La collaborazione tra il Sistema Museale del Comune di Cremona e l’ANFFAS locale, formalizzata lo scorso anno anche da una specifica Convenzione, era in realtà iniziata ancor prima della citata mostra sul Genovesino, con un’altra esposizione dedicata a Janello Torriani genio del Rinascimento. Sta ora continuando – come avevamo riferito a suo tempo – con l’evento intitolato Il Regime dell’Arte – Il Premio Cremona 1939-1941, in corso di svolgimento fino al 3 marzo (data di chiusura prorogata) al Museo Civico Ala Ponzone.
Anche qui, dunque, i visitatori possono usufruire di una guida in linguaggio facile da leggere e da capire, redatta dalle persone con disabilità dell’ANFFAS, le quali – nel pomeriggio dell’ultima domenica di questo mese e anche nella domenica che coinciderà con il giorno di chiusura – continueranno a fare da ciceroni alle visite guidate, oltreché affiancando le guide dell’Associazione CrArT (Cremona Arte e Turismo), nell’illustrare alcuni dipinti. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: comunicazione@paolomorbianffas.it (Darío Garzarón Calderero).
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