Quelle famiglie con disabilità, né sole né isolate

«Un progetto di sostegno articolato, per accompagnare e guidare caregiver e genitori di figli con disabilità nelle situazioni di disagio, sofferenza psicologica e/o difficoltà a gestire le criticità della vita quotidiana, con l’obiettivo fondamentale di contribuire a creare condizioni di benessere per le persone con disabilità»: è stato questo il Progetto “Sportello Open Family. Informazione e supporto psicologico itinerante”, che ha coinvolto quattro Comuni del Medio Campidano in Sardegna e che ha vissuto il proprio evento conclusivo all’insegna dell’emozione e dell’allegria
Evento conclusivo del Progetto "Sportello Open Family"
Foto di gruppo per l’evento conclusivo di Gonnosfanadiga del Progetto “Sportello Open Family”

Gonnosfanàdiga, Villacidro, Arbus e San Gavino Monreale: sono quattro Comuni del Medio Campidano, in Sardegna, i protagonisti di un meritorio progetto, voluto per fornire supporto alle famiglie con disabilità.
Si tratta di Sportello Open Family. Informazione e supporto psicologico itinerante, iniziativa proposta e coordinata dalla psicologa Roberta Saba, insieme all’Associazione Io e Te Insieme di Gonnosfanàdiga, capofila del progetto, che si è avvalsa del contributo della Fondazione di Sardegna e del partenariato con l’Ordine degli Psicologi della Sardegna, oltreché della collaborazione delle Associazioni che hanno sede nei Comuni coinvolti.
«Lo Sportello Open family – spiega Saba – è nato come progetto di sostegno articolato, per accompagnare e guidare caregiver e genitori di figli con disabilità che si trovano ad affrontare situazioni di disagio, sofferenza psicologica e/o difficoltà nella gestione delle criticità pratiche e concrete di vita quotidiana. L’obiettivo fondamentale è segnatamente quello di contribuire a creare condizioni di benessere per le persone con disabilità».

Il grande successo dell’iniziativa – articolatasi su un intenso lavoro di un anno, che ha previsto tra l’altro sei successivi seminari – ha trovato ulteriore concretezza nell’evento conclusivo di Gonnosfanàdiga, una serata durante la quale una cinquantina di persone con diverse disabilità hanno avuto l’occasione di “raccontarsi” attraverso il linguaggio della musica, della danza, della gestualità e delle rappresentazioni grafiche, il tutto all’insegna della festa, dell’emozione e dell’allegria.
Mentre infatti le persone con disabilità e i volontari dell’Associazione Il Delfino di San Gavino Monreale hanno interpretato con il linguaggio LIS il brano musicale Esseri umani di Marco Mengoni, i componenti con disabilità del Gruppo Famiglie Insieme di Arbus, accompagnati dai familiari, hanno ballato sulle note della canzone Familiar e della colonna sonora del film Minions.
Altra attività molto significativa della serata, la rappresentazione grafica e pittorica denominata Io sono io, che ha avuto ancora una volta per  protagoniste le persone con disabilità – in questo caso dell’Associazione Io e Te Insieme – le quali hanno utilizzato il segno grafico per descrivere la propria identità e il proprio percepirsi.

Una “merenda solidale” ha concluso l’evento, momento di convivialità, ma anche e soprattutto di socialità e incontro fra persone con disabilità e famiglie, che hanno potuto condividere le loro storie e i loro percorsi, con l’auspicio di proseguire ulteriormente sul percorso intrapreso.

Da ricordare infine che alle azioni di animazione e ai seminari svoltisi nell’arco di un anno ha offerto la propria collaborazione e il supporto logistico la Cooperativa La Clessidra di Villacidro. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: dottsaba@gmail.com.

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