«Apro Instagram e osservo di nuovo la terribile foto di una ragazza seminuda che riconosco per via di quei capelli così unici ma è ricoperta ovunque da terribili insulti, incisi sulla pelle con un indelebile nero. Deve essere distrutta. Mi sembra di rivivere quello che ho passato io tempo fa, però in terza persona. La foto entro ventiquattro ore sparirà, ne sono certa, ma quelle scritte no, rimarranno per sempre incise sulla sua pelle e nel suo cuore, non le laverà via più nessuno. Le gambe si muovono da sole verso la casa della mia vecchia compagna ma non sembra esserci nessuno dentro. Devo assolutamente parlarle, non posso permettere che stia male e che provi tutta quella sofferenza. Vedo però che il SUV nero è parcheggiato vicino alla casa vuota e all’improvviso mi viene un’idea. Afferro il primo pezzo di carta che trovo nello zaino e comincio a scrivere una frase tratta da una delle mie canzoni preferite, la frase che mi ha fatto superare tutti i momenti terribili che ho passato: “Tu corri, sorridi e non voltarti mai; al passato e a ciò che è stato non pensarci mai. Chiudi gli occhi e guarda dentro te e capirai che sei bella anche così, vestita di lividi”. Quindi attacco al finestrino quel piccolo pezzo di carta, simbolo di speranza e corro via, sicura che in qualche modo possa aiutarla».
Si conclude così il racconto intitolato Ogni maledetta domenica, elaborato da Marta Rigamonti, Alice Colombo, Anna Ticozzi, Elisa Mapelli, Chiara Tacconi, Valentina Riva e Aurora Bonfitto del Liceo Carlo Porta di Erba (Como) (classe III S, docente Gabriella Molteni), classificatosi al primo posto, nella propria categoria, a pari merito con Mario “er gladiatore”, scritto da Sabrina Cinosi ed Emanuele Bellucci dell’Istituto Piaget-Diaz di Roma (classe IV PS, docente Roberta Poli).
Sono loro i vincitori tra i Racconti brevi del Concorso Scacco al bullo, promosso dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), rivolto alle ragazze e ai ragazzi che frequentano le scuole superiori di secondo grado e incentrato sulla consapevolezza e sul contrasto al bullismo in tutte le sue forme, a prescindere dagli àmbiti in cui si manifesti (scuola, società, social, web) e quali siano le vittime.
Un’iniziativa che a suo tempo Vincenzo Falabella, presidente della FISH, aveva presentato così: «Troppo spesso le colonne dei giornali riportano angosciose vicende di violenza e bullismo. Sovente riguardano anche persone con disabilità e, a rendere ancora più inquietanti questi fatti, sono investiti minori. C’è una linea comune che unisce questi episodi: l’aggressione contro chi appare diverso o più debole».
Ad aggiudicarsi invece la vittoria tra le Fotografie è stato Mirko Picozzi dell’Istituto Mattei di Caserta (classe II F, docente Stefano Cardone), con Indifferenza assassina, che qui a fianco riproduciamo. Al secondo posto, invece, l’immagine Bersaglio mobile, realizzata da Alessandro D’Antonio del Liceo Galilei di Piedimonte Matese (Caserta) (classe II Musicale, docente Lucia Nacca).
Infine, per quanto riguarda i Cortometraggi, a vincere è stato Break the horns (“Rompere le corna”) di Simone Antonioli dell’Istituto Leonardo da Vinci di Borgomanero (Novara) (classe V A, Grfica, docente Riccardo Palladino), davanti a To watch is not to see (“Guardare non è vedere”), realizzato da Milana Vakarchuk, Camilla Barigelli e Luca Esposto Cesolari del Liceo Artistico Cantalamessa di Macerata (Classe 5 D, docente Marco Bozzi).
Più di duecento sono state in totale le opere pervenute alla FISH – molte delle quali davvero sorprendenti per la profondità e anche l’originalità con cui hanno trattato il tema proposto – e come avevamo segnalato nei giorni scorsi, le premiazioni si sono avute nella mattinata di oggi, 1° marzo, presso l’Auditorium WEGIL di Roma (Largo Ascianghi, 5).
Scacco al bullo, ricordiamo in conclusione, è rientrato nell’àmbito del più ampio progetto della FISH denominato SOS Bulli! Coinvolgere i ragazzi è sempre la soluzione migliore, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ma contando anche sulla collaborazione del MIUR (Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca) e dell’UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni). (S.B.)
A questo link è disponibile il dettaglio completo dei risultati del Concorso Scacco al bullo.