Un parco giochi, ma per chi?
«In giro per l’Italia – scrive Tonino Urgesi – stanno nascendo come funghi i parchi gioco cosiddetti “inclusivi”. Da una parte dovrei essere contento di queste nobili iniziative, ma dall’altra mi pongo una domanda: perché un bambino con disabilità deve avere un gioco solo per disabili? Si dovrebbe invece incominciare – imparando proprio dal gioco e dal divertimento – a non creare più differenze, etichette, stereotipi e quindi non vorrei più leggere che si vogliono organizzare giochi o parchi “per bambini con disabilità”»