«Ogni anno la nostra Regione chiede ai suoi cittadini con importanti disabilità di ricertificare il bisogno per rivalutare il diritto ai contributi economici per l’assistenza personale. Ma anziché ricercare questi dati nell’efficiente informatizzazione del Welfare e della Sanità di cui la nostra Regione si è dotata, si arriva a sfornare i moduli non a settembre, ma ad anno nuovo già avanzato, con la conseguente sospensione dei contributi e disagi inenarrabili per i cittadini in questione»: è per questo motivo che il Comitato Lombardo Vita Indipendente ha chiesto un incontro urgente al Presidente della Regione Lombardia, per sanare appunto quello che viene ritenuto come «un insano procedere dell’assegnazione e dell’erogazione dei contributi per l’assistenza alla persona, riguardanti alcune migliaia di cittadini lombardi, ciò che viene attribuito, per lo più, a «ragioni di abulia amministrativa».
«Da tali difficoltà – ha per altro sottolineato a nome del Comitato Filiberto Crisci, nella lettera inviata al Presidente della Regione – sono sollevati i gestori delle residenze assistite, che godono di continuità nell’erogazione dei contributi economici e che hanno in genere maggiori possibilità economiche per sostenere ritardi nell’erogazione dei contributi». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: vitaindiplombardia@gmail.com.
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