«Come lascia intuire il sottotitolo – Analisi giuridica intersezionale su violenza, sessualità e diritti riproduttivi – questo testo ha un taglio giuridico e centra la propria attenzione sui diritti inerenti alla sfera sessuale e riproduttiva delle donne con disabilità, nonché sulla loro violazione (la violenza nelle sue molteplici forme). La scelta dell’àmbito d’indagine scaturisce dalla constatazione che le donne con disabilità sono esposte a discriminazioni multiple, derivanti dalla combinazione tra variabile del genere e variabile della disabilità, e anche dalla circostanza che tali diritti sono tra quelli meno esplorati dalla dottrina giuridica. Se infatti è relativamente facile trovare elaborati di taglio giuridico sui temi dell’inclusione scolastica e/o lavorativa delle persone con disabilità, altrettanto non si può dire per i diritti afferenti al corpo delle persone con disabilità, indagati in una prospettiva di genere. Ne consegue che quest’opera è innovativa non solo per l’oggetto di indagine, ma anche, direi soprattutto, per avere compreso che l’unico modo per tutelare in modo adeguato i diritti delle donne con disabilità è quello di considerare l’intersezione tra il fattore “disabilità” e il fattore “genere” (prospettiva intersezionale)».
Così Simona Lancioni, su queste stesse pagine, ha introdotto l’ampia presentazione del libro Il corpo delle donne con disabilità. Analisi giuridica intersezionale su violenza, sessualità e diritti riproduttivi, opera di Sara Carnovali, dottoressa di ricerca in Diritto Costituzionale, abilitatasi all’esercizio della professione forense presso l’Ordine degli Avvocati di Milano e autrice di diverse pubblicazioni scientifiche in tema di diritti delle persone con disabilità, discriminazioni multiple, diritti sociali, migranti e giustizia costituzionale.
Il corpo delle donne con disabilità sarà al centro, nel pomeriggio di domani, 19 marzo, a Milano (Libreria Les Mots, ore 18.30), di un incontro organizzato dalla LEDHA – la Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità, che costituisce la componente lombarda della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – che vedrà la stessa Carnovali dialogare con Luisella Bosisio Fazzi, referente della LEDHA e con la giornalista Ilaria Sesana.
«Un’attenta analisi dei fenomeni di cui tratta il libro di Carnovali – sottolineano dalla LEDHA – rappresenta un elemento tanto più urgente, se si considera che solo in Europa vivono almeno 40 milioni di donne con disabilità (pari al 16% delle cittadine dell’Unione Europea). Tra queste si ritiene che almeno il 40% subisca violenza. Mentre i dati ISTAT riferiti all’Italia (2014) ci dicono che il 31,5% delle donne ha subito una violenza fisica o sessuale, percentuale che sale notevolmente se la donna presenta una o più disabilità. In caso di stupro o tentato stupro, il dato arriva addirittura al 10% tra le donne con disabilità (a fronte del 4,7% in caso di donne senza disabilità). Si tratta di un fenomeno ancora nascosto, dove le vittime spesso subiscono in silenzio, con situazioni di abusi e violenze che durano nel tempo anche a causa della difficoltà, per le vittime stesse, a trovare i supporti e i sostegni necessari per chiedere aiuto e denunciare. In tal senso, sono pochissimi anche i casi segnalati in questi anni al nostro Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi». (S.B.)
Per ulteriori informazioni: ufficiostampa@ledha.it.
Per approfondire ulteriormente il tema Donne e disabilità, oltreché fare riferimento al lungo elenco di testi da noi pubblicati, presente a questo link, nella colonnina a destra dell’articolo intitolato Voci di donne ancora sovrastate, se non zittite, si può anche accedere al sito di di Informare un’H-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli, Peccioli (Pisa),, alle Sezioni dedicate rispettivamente ai temi Donne con disabilità e La violenza nei confronti delle donne con disabilità.