La prevenzione delle patologie oculari deve partire dai più piccoli

È partita oggi, 25 marzo, e si protrarrà per varie settimane nell’Area Metropolitana di Napoli, una nuova edizione di “Occhio ai bambini”, la grande campagna di prevenzione delle patologie oculari che consentirà a circa seicento bambini e bambine tra i 5 e i 7 anni di essere sottoposti ad uno screening oculistico completamente gratuito. L’iniziativa è promossa come sempre dall’UICI di Napoli e dalla Sezione Italiana dello IAPB, l’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità, con la collaborazione e il sostegno dell’Azienda Ospedaliera dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli

Visita oculistica a un bambinoÈ partita oggi, 25 marzo, nel territorio dell’Area Metropolitana di Napoli, una nuova edizione di Occhio ai bambini, la grande campagna di prevenzione delle patologie oculari rivolta ai bambini e alle bambine delle classi prime elementari, iniziativa tradizionalmente promossa dall’UICI di Napoli (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) e dalla Sezione Italiana dello IAPB, l’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità, con il determinante sostegno dell’Azienda Ospedaliera dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli e il patrocinio della Città Metropolitana di Napoli.
Proprio oggi, infatti, l’Unità Mobile dell’UICI partenopea, attrezzata con un ambulatorio oftalmico, ha avviato la propria attività presso l’Istituto Comprensivo San Giovanni Bosco di Volla e ora, per diverse settimane, arriverà in numerose altre scuole, esattamente a Cercola, Giugliano in Campania, Cimitile, Casamarciano, Afragola, Vico Equense, Pomigliano d’Arco, Somma Vesuviana, Afragola, Torre del Greco e nella stessa città di Napoli. Il tutto consentirà alla fine a circa seicento bambini tra i 5 e i 7 anni di essere sottoposti ad uno screening oculistico completamente gratuito.

«Questa iniziativa – sottolinea Mario Mirabile, presidente dell’UICI di Napoli – nasce dalla consapevolezza che in Italia, nonostante le diverse campagne informative di profilassi visiva, esistono ancora sacche di popolazione dove la cultura della prevenzione non è pienamente arrivata e il progetto Occhio ai bambini, attraverso la distribuzione di materiale informativo alle famiglie e agli insegnanti, e una visita oculistica, mira proprio a tutelare la vista dei più piccoli».
Dal canto suo, Ciro Taranto, coordinatore del Comitato Provinciale di Napoli della IAPB, ha voluto esprimere profonda gratitudine a tutti gli oculisti che hanno dato la loro disponibilità a portare avanti la campagna, per la sensibilità ancora una volta dimostrata.
«Nonostante le difficoltà e i molteplici impegni quotidiani degli oculisti – dichiara a tal proposito Francesca Simonelli, che dirige il Reparto delle Patologie Oculari Rare dell’Università Vanvitelli – abbiamo deciso di collaborare ancora una volta con l’UICI in questo progetto così meritevole, nella convinzione che è fondamentale poter dare un servizio a tutto il territorio e soprattutto ai bambini. Nell’età scolare, infatti, anche lievi deficit visivi possono creare difficoltà di apprendimento e quindi scarsi risultati scolastici, con  problemi di inserimento sociale nel complicato mondo dei bambini».

L’obiettivo degli screening oculistici, nel dettaglio, è l’individuazione precoce di quelle patologie che interferiscono con il processo di acquisizione dell’immagine, compromettendo un normale sviluppo dell’apparato visivo. Esistono infatti patologie pediatriche – tra cui lo strabismo, l’ambliopia (il cosiddetto “occhio pigro”), la miopia, l’ipermetropia e l’astigmatismo – che possono rimanere sconosciute.
«Com’è noto – dichiara ancora Simonelli -, non sempre i bambini riescono a riferire il proprio disturbo, invece, sottoponendoli ad un esame che prevede dei test di valutazione del normale sviluppo dell’apparato visivo, del suo corretto funzionamento, sia in termini di acuità visiva  che di motilità, ogni anomalia che si presenti può essere corretta precocemente, evitando che permanga per tutta la vita».

«L’UICI di Napoli e gli oculisti dell’Azienda Ospedaliera dell’Università Vanvitelli – concludono a una voce Mirabile e Simonelli – promuovono progetti di prevenzione, nella convinzione che lo screening delle malattie oculari in età pediatrica possa evitare diverse patologie curabili, solo se individuate tempestivamente e in maniera corretta. Gli oculisti, è doveroso ricordarlo, sono volontari, e nel caso che malauguratamente riscontrino disturbi dell’apparato visivo di qualche bambino,  provvederanno ad informare gli insegnanti e i genitori su come accedere agli ambulatori pubblici».

Da ricordare, in conclusione, che durante l’effettuazione degli screening, i volontari dell’UICI cercheranno di informare i piccoli alunni sulla realtà delle persone con disabilità visiva, tentando di far capire le difficoltà, ma soprattutto le potenzialità di queste ultime. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: uicna@uiciechi.it.

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