Favole e video per capire le Malattie Rare, un gioco per rimuovere le barriere

Dapprima la lettura di favole e racconti e la proiezione di video, con particolare attenzione alla tematica delle Malattie Rare in età pediatrica, poi un gioco per interrogarsi sulle barriere imposte dalla disabilità e su eventuali soluzioni per rimuoverle: consistono in questo gli incontri nelle scuole primarie promossi da UNIAMO-FIMR (Federazione Italiana Malattie Rare), che dopo un primo positivo “test” a fine febbraio, sta ora per “replicare” l’iniziativa domani, 28 marzo, in due scuole di Milano, sempre con l’obiettivo di istruire e formare i “futuri grandi”
Bambini e bambine di una scuola primaria
I bambini e le bambine di una scuola primaria

Dapprima la lettura di favole e racconti e la proiezione di video forniti dalle Associazioni federate a UNIAMO, con particolare attenzione alla tematica delle Malattie Rare in età pediatrica, poi Removing Barriers, ovvero un gioco per portare i bambini e le bambine ad interrogarsi sulle barriere imposte dalla disabilità e su eventuali soluzioni per rimuoverle: consistono in questo gli incontri nelle scuole primarie promossi da UNIAMO-FIMR (Federazione Italiana Malattie Rare), che dopo un primo “test” a fine febbraio dagli esiti decisamente positivi, presso la Scuola FAES Monforte di Milano, in occasione della dodicesima Giornata Mondiale delle Malattie Rare (se ne legga anche sulle nostre pagine), sta ora per “replicare” l’iniziativa domani, 28 marzo, nella medesima scuola in mattinata e nella Scuola Argonne, sempre a Milano, nel pomeriggio.

«Le persone con disabilità – aveva dichiarato presentando l’iniziativa Tommasina Iorno, presidente di UNIAMO-FIMR – dovrebbero ricevere gli stessi livelli di servizio e accesso come qualunque altra persona. Per tanti bambini, invece, azioni semplici come passare una giornata tra i banchi di scuola, giocare con gli amici, fare una passeggiata all’aria aperta non rappresentano la normalità, ma una barriera che, il più delle volte, non si riesce ad abbattere per mancanza di conoscenza e indifferenza. Penso, quindi, sia fondamentale istruire e formare i “futuri grandi” sulle sfide che una persona con disabilità si trova ad affrontare e sulla consapevolezza che, con l’aiuto di tutti, saltare l’ostacolo non è poi così impossibile».

«Nei bambini – aggiunge Laura Stagni, maestra della Scuola Primaria FAES Monforte di Milano – la “diversità” esiste nelle sue forme, ma con una visione più altruista e pura. La realtà odierna, però, non aiuta a soffermarsi sul come poter interagire e aiutare in modo efficace chi ha più bisogno di attenzione. Il lavoro di riflessione fatto con UNIAMO e il gioco sulle barriere aiutano gli alunni a riflettere concretamente su come si può agire con chi è “diverso” ma, al tempo stesso, uguale a noi». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: comunicazione@uniamo.org (Chiara Pagliafora).

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