Il 2 Aprile serva a far sì che casi del genere non si ripetano mai più!

Leggere di un ragazzo con autismo che ha tentato il suicidio in classe, dopo le continue vessazioni subìte da parte dei compagni, ci lascia letteralmente senza parole, riportandoci a quanto ha scritto nei giorni scorsi un genitore, sulle nostre stesse pagine, a proposito dell’imminente 2 Aprile, Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Autismo: «Il 2 Aprile deve essere una giornata di lotta, perché in gioco sono i diritti dei nostri figli, il loro presente e soprattutto il loro futuro». Ecco, lotta, e non solo il 2 Aprile, per non dover più leggere notizie come quella. Ma sul serio!
Makoto Sasaki, "La divisione del buio"
Makoto Sasaki, “La divisione del buio”

Leggere notizie come quella riportata ieri sulla cronaca di Napoli di «la Repubblica.it», riguardante un ragazzo con disturbo dello spettro autistico che ha tentato il suicidio in classe, dopo le continue vessazioni subìte da parte dei compagni, ci lascia letteralmente senza parole, così come accade anche alla FISH Campania (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), che quel fatto ci ha segnalato.
L’unica riflessione che forse possiamo fare ci rimanda alle parole usate nei giorni scorsi su queste stesse pagine da Gianfranco Vitale, a proposito dell’ormai prossimo 2 Aprile, Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Autismo: «Il 2 Aprile – ha scritto – deve essere una giornata di lotta, perché in gioco sono i diritti dei nostri figli, il loro presente e soprattutto il loro futuro».
Ecco, lotta, e non soltanto il 2 Aprile, per far sì che casi come quello verificatosi in provincia di Avellino non si ripetano più. Ma sul serio! (S.B.)

Da «la Repubblica.it – Cronaca di Napoli»:
«Avellino, bullismo a scuola: bimbo autistico tenta il suicidio in classe – Vessazioni continue da parte di compagni di istituto, a volte anche molestie a sfondo sessuale, una vita comunque impossibile in un istituto scolastico di Montoro per uno studente di Serino con problemi di autismo, al punto che venerdì scorso il bambino ha tentato di suicidarsi lanciandosi dalla finestra della classe, al secondo piano dell’edificio.
È stato fermato in tempo dall’insegnante di sostegno, ma l’episodio ha indotto la madre del bambino a chiedere l’intervento dei carabinieri della stazione di Serino, ai quali si è rivolta per denunciare le continue vessazioni che il figlio subisce in classe. Per evitare che l’alunno, in preda alla disperazione, possa compiere altri gesti autolesionisti, la dirigente scolastica ha disposto il trasferimento della classe al piano terra dell’edificio, ma non ha accolto la richiesta della madre di cambiare classe al bimbo, provato da un clima per lui insostenibile. Il caso è ora al vaglio dei carabinieri che hanno avviato le indagini. La scuola nel frattempo ha convocato un consiglio d’istituto straordinario proprio per affrontare questo caso».

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