Arriva dal Centro Asteria e dal Pio Istituto dei Sordi la proposta di cinque giorni tutti dedicati allo sport senza barriere, che avranno per protagoniste le ragazze della Nazionale Italiana Volley Femminile Sorde, attualmente in ritiro a Cemmo di Capo di Ponte (Brescia) in Val Camonica. Si tratterà infatti di un momento di incontro e confronto su tematiche sensibili legate all’inclusività, alternando appuntamenti sportivi, artistici e di dibattito.
Alcuni appuntamenti saranno aperti al pubblico, ovvero la partita amichevole tra la Nazionale Volley Sorde e l’Unione Sportiva Montecchio Macelleria Ottelli (giovedì 25 aprile, ore 18) e la proiezione a ingresso gratuito del docufilm Il rumore della vittoria, di Ilaria Galbusera e Antonio Guzzardi, al termine della quale interverranno la stessa Galbusera, che è anche capitana della Nazionale di Volley Sorde, Alice Tomat, atleta della Nazionale stessa e tra i protagonisti del docufilm e Giuseppe Romele atleta della Polisportiva Disabili Valle Camonica.
Il nostro giornale si è già occupato in varie occasioni del Rumore della vittoria (si veda l’elenco di articoli nella colonnina a destra del testo a questo link), opera premiata in diversi eventi, nata da un’idea di Galbusera e Guzzardi, giovani persone sorde appassionate di sport e di arti visive, che nel corso di un viaggio attraverso l’Italia, durato più di due anni, hanno seguito il percorso umano e sportivo di sei giovani atleti sordi che indossano la maglia azzurra. Il tutto con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico su tematiche di cui i media parlano poco e di portare sullo schermo una realtà importante che ancora oggi risulta però sconosciuta ai più.
«Alice, Anna, Claudio, Loris, Mauro e Pasquale – avevano spiegato a suo tempo i realizzatori del docufilm – raccontano le loro vite spesso segnate da pregiudizi e stereotipi legati alla loro disabilità e di come si ritrovino ad essere invisibili in una società che viaggia di corsa e non presta loro la giusta attenzione. Davanti alla cinepresa spiegano poi come lo sport abbia permesso loro di superare queste barriere e degli enormi sacrifici fatti per arrivare a indossare la maglia azzurra, l’ambizione più grande per ogni atleta italiano, accomunati dal desiderio di rivalsa contro la convinzione comune che non ce l’avrebbero mai potuta fare». (S.B.)
L’evento di Cemmo di Capo di Ponte del 27 aprile si avvarrà di servizio di interpretariato LIS (Lingua dei Segni Italiana) e di sottotitolazione. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@pioistitutodeisordi.org.
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