«Hanno sognato, sperato, sudato. E alla fine hanno vinto di nuovo! I nostri atleti non vedenti hanno abbracciato il loro secondo Tricolore, volando a cavallo dei loro sogni, più veloci del buio»: così, dall’A.C. (Associazione Calcio) Crema 1908 Non Vedenti ci è stata comunicata la seconda vittoria della squadra lombarda nel Campionato Italiano di calcio a 5 non vedenti, categoria B 1.
«La seconda conquista del Tricolore da parte dei nostri atleti non vedenti – dichiara Enrico Zucchi, presidente dell’A.C. Crema 1908 – ci riempie il cuore di gioia, ma non deve distrarci dall’obiettivo principale. Il progetto del Crema, infatti, è e resterà per sempre anzitutto un progetto sociale, che fa e farà per sempre dell’autenticità e dell’inclusione sociale i propri baluardi. I risultati sportivi comunque ci inorgogliscono e ci spronano a proseguire il progetto sociale con maggiore convinzione, affinché un numero sempre maggiore di persone si avvicini alla nostra realtà, imparando a guardare la diversità con occhi diversi». «Oggi – aggiunge – ho visto gente piangere di gioia e rivolgersi ai nostri atleti con sincera ammirazione, bandendo qualsiasi forma di pietismo. Penso che questo sia indice di un mutamento culturale tanto importante, quanto necessario, i cui esiti si vedranno nel tempo. Nel mentre, però, sono felice che anche la nostra realtà abbia contribuito a formare una sensibilità diversa».
Fiore all’occhiello del progetto locale Sportabilità, l’A.C. Crema 1908 Non Vedenti ha raccontato sin dai suoi inizi una storia di sport e normalità, fino a trionfare prepotentemente sul campo, per due anni di fila, e sempre contro il Lecce, formazione anch’essa estremamente agguerrita.
Ad andare in gol, consegnando ai compagni il Tricolore, sono stati Iyobo e Cavallotto, «ma la vittoria è di tutti e per tutti», dicono loro stessi, oltre a «ringraziare di cuore la società che ci ha sostenuto, lo staff tecnico che con pazienza ci ha aiutato a migliorare e i compagni che hanno preso parte con noi a questa cavalcata. Questa è una vittoria che ci ripaga di tutti i sacrifici ed è la conferma che il lavoro svolto in questi tre anni è stato ottimo».
Grande soddisfazione, naturalmente, viene espressa anche dall’allenatore della squadra Maurizio Bonioli. «È stata una stagione ricca di emozioni – afferma -, di traguardi sportivi conseguiti, ma, soprattutto di opportunità di crescita umana colte al volo. Ringrazio dunque la Società che mi ha dato l’opportunità di vivere accanto a questi ragazzi una delle esperienze più importanti della mia vita. Mi sento un uomo fortunato a stare al loro fianco. Spero si possa continuare su questa strada, affinché le persone acquisiscano sempre maggiore consapevolezza delle abilità di questi atleti».
«Quando proposi di costituire la squadra – conclude Davide Cantoni, altro componente del gruppo – volevo solo divertirmi. Ma il Crema mi ha regalato un sogno da condividere con i miei compagni. La conquista del Tricolore ci rende fieri, ma la possibilità di gioirne insieme fa la differenza». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: accrema1908asd@gmail.com (Gloria Giavaldi).
Articoli Correlati
- L'integrazione scolastica oggi "Una scuola, tante disabilità: dall'inserimento all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità". Questo il titolo dell'approfondita analisi prodotta da Filippo Furioso - docente e giudice onorario del Tribunale dei Minorenni piemontese…
- Dopo di noi da creare “durante noi“* L'organizzazione del futuro di una persona con disabilità: quali sono le tutele giuridiche esistenti? In quali ambienti si potrà svolgere la vita di quella persona? E con quali fondi? Un…
- Il quarto ponte di Venezia Ripercorriamo passo dopo passo la tormentata vicenda del nuovo ponte sul Canal Grande di Venezia, progettato dal celebre architetto spagnolo Santiago Calatrava. Già nel 2002, «DM», il giornale della UILDM…