Incidenti sul lavoro: sempre più vittime e invalidità permanente

«Davanti a questi numeri, rivolgiamo un accorato appello al Capo dello Stato, affinché inviti i rappresentanti delle massime Istituzioni in materia a condividere un impegno comune, per far sì che la sicurezza sia per tutti un valore aggiunto e un investimento, oltre che un dovere, nel rispetto della dignità dei lavoratori»: così, alla vigilia del 1° Maggio, Franco Bettoni, presidente dell’ANMIL, commenta i più recenti dati sugli infortuni nel lavoro, aumentati quasi del 2%, continuando, quindi, a provocare sempre più vittime e persone con invalidità permanente
Ragazzi che sfilano per la sicurezza sul lavoro, con cartelli prodotti dall'ANMIL
Ragazzi che sfilano per la sicurezza sul lavoro, recando cartelli prodotti dall’ANMIL

«Grazie alla rinnovata attenzione dei media, siamo tutti informati, in tempo reale, sullo stillicidio quotidiano di morti e infortuni causati dal lavoro, stillicidio che prosegue senza soluzione di continuità, creando sconcerto e dolore nelle famiglie, da Nord a Sud senza grandi differenze; e oggi i dati divulgati dall’INAIL sulle denunce relative al primo trimestre del 2019 non fanno che confermare la gravità del fenomeno, certificando impietosamente una preoccupante recrudescenza degli incidenti lavorativi con esiti spesso letali».
Così Franco Bettoni, presidente nazionale dell’ANMIL (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro), commenta in una nota prodotta alla vigilia del Primo Maggio i più recenti dati resi noti dall’INAIL sugli infortuni nel lavoro, che rispetto al medesimo periodo dello scorso anno, aumentano quasi del 2%, continuando, quindi, a provocare sempre più vittime e persone con invalidità permanente.

«Davanti a questi numeri – aggiunge Bettoni – alla vigilia della Festa del Primo Maggio, che per noi ha ben poco sapore di festa, a nome di tutte le centinaia di migliaia di vittime del lavoro del nostro Paese, rivolgiamo un accorato appello al Capo dello Stato, affinché inviti i rappresentanti delle massime Istituzioni in materia, presenti alla tradizionale cerimonia in Quirinale, a condividere un impegno comune che veda ciascuno adoperarsi concretamente per un medesimo obiettivo: quello in cui la sicurezza sia per tutti un valore aggiunto e un investimento, oltre che un dovere, nel rispetto della dignità dei lavoratori. La sicurezza sul lavoro, infatti, è un tema che non appartiene politicamente ad alcuno perché, se così fosse, probabilmente avremmo interpretazioni della normativa al servizio degli interessi più disparati e non a difesa della salute dei lavoratori; serve dunque un salto di qualità, un deciso cambio di rotta che renda concrete ed efficaci le pur numerose dichiarazioni di intenti che i numeri dimostrano rimanere astratte».

«Ormai da mesi – conclude il Presidente dell’ANMIL – siamo pronti a partecipare al Tavolo Istituzionale sulla Sicurezza e dal canto nostro, per la Festa del Lavoro, abbiamo voluto dare un nuovo contributo alla diffusione della cultura della prevenzione e al sostegno delle vittime del lavoro, potenziando e rendendo più facilmente consultabile il nostro portale web, oltreché continuando a mettere a disposizione di tutti il nostro Numero Verde gratuito (800 180943)». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti, oltreché per disporre del dettaglio sui dati più recenti riguardanti gli infortuni sul lavoro: comunicazione@anmil.it.

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