«Ora vogliamo un ulteriore impegno affinché ciò che oggi si è ottenuto in campo odontoiatrico possa verificarsi per tutte le prestazioni mediche con una vera presa in carico e un percorso adattato ai pazienti con disabilità gravissima»: lo dichiara Claudio Ferrante, presidente dell’Associazione Carrozzine Determinate Abruzzo, protagonista di una lunga battaglia volta ad ottenere le cure odontoiatriche, anche preventive, per persone con disabilità grave, definite “pazienti non collaboranti”, come il giovane Giacomo, che per eliminare il dolore provocato da una carie, avrebbe dovuto aspettare bene sette mesi.
«Abbiamo denunciato il caso – spiega Ferrante -, ottenendo l’interessamento di Nicolettà Verì, assessore regionale alla Sanità e una presa in carico della persona da parte del Dipartimento Chirurgico di Odontostomatologia dell’Ospedale di Lanciano (Chieti), reparto che riteniamo debba essere incrementato con uomini e mezzi, per consentire un lavoro a pieno regime. Sin dai prossimi giorni, quindi, il ragazzo potrà essere operato».
Altro risultato concreto, nel medesimo àmbito, è che finalmente sono stati attivati ambulatori odontoiatrici con frequenza bisettimanale, presso gli Ospedali di Popoli (Pescara) e Pescara, con personale specializzato in grado di ricevere pazienti da tutta la Regione, ed è già possibile effettuare le prenotazioni.
Nell’esprimere, quindi, piena soddisfazione, il Presidente delle Carrozzine Determinate, come sottolineato inizialmente, ribadisce che durante un prossimo incontro in Regione rinnoverà la richiesta di «un protocollo medico generalizzato per i pazienti fragili e le persone con disabilità in ogni àmbito sanitario e non solo in quello dentistico. Già nel mese di aprile dello scorso anno, infatti, presentammo all’allora assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci la richiesta di una stanza multisensoriale all’interno del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Pescara – considerato anche che esso è in fase di ristrutturazione e ampliamento – per i pazienti con autismo o con altre forme di disabilità gravissime, così come la richiesta di un protocollo per la presa in carico di tutti i soggetti fragili, per ogni tipo di prestazione sanitaria». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: carrozzinedeterminate@hotmail.it.
Articoli Correlati
- Presa in carico della disabilità, in Lombardia e altrove Si parte dalla Lombardia, per allargare il campo ad altre esperienze regionali di presa in carico delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Un’analisi non certo semplice, per i…
- “Pazienti non collaboranti”: chiedo trattamenti adeguati alle loro esigenze Diamo spazio alla testimonianza di Grazia Maria Conti, frutto di dolorose esperienze vissute in prima persona, che contiene anche una serie di richieste alle Istituzioni, basate oltretutto su iniziative già…
- Abruzzo: Stati Generali su disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo Dopo la prima tappa in Sicilia, proseguirà l’8 febbraio a Pescara il percorso degli “Stati Generali sulle Disabilità Intellettive e Disturbi del Neurosviluppo”, promosso dall’ANFFAS, che culminerà negli “Stati Generali…