Nella nostra attività di rilevazione dell’accessibilità dei Comuni italiani, sempre più spesso ci capita di trovare splendide “ostriche” che contengono al loro interno delle perle. È il caso di Castelleone di Suasa, in provincia di Ancona, che è stato il primo Comune delle Marche ad ottenere la Bandiera Lilla [di quest’ultima si legga ampiamente nel box in calce, N.d.R.].
Il centro storico di Castelleone si trova sul cucuzzolo di una collina, territorio non certo favorevole per l’accessibilità in carrozzina. Nonostante ciò abbiamo rilevato un forte impegno nel rendere accessibili le zone che lo permettono e, durante le nostre rilevazioni, abbiamo fatto una piacevole scoperta.
Ai piedi della collina su cui sorge l’abitato e il centro storico si trova infatti, ancora in territorio comunale, il Parco Archeologico Città Romana di Suasa, antico centro di epoca repubblicana e residenza di una famiglia senatoria. Sia il Parco che le rovine della Domus Coiedii sono già accessibili e fruibili per persone con disabilità motoria, ma sono in atto anche progetti per migliorare ulteriormente tale accessibilità ed estenderla a persone con disabilità visiva.
Allo stesso modo il Museo Archeologico Alvaro Casagrande, situato in un palazzo storico di epoca rinascimentale, è accessibile e dispone di una sezione tattile che verrà ulteriormente ampliata e migliorata nella fruibilità già nel corso di questo 2019.
Già queste sono buone notizie, ma siamo rimasti stupiti quando ci è stato dichiarato che anche l’Anfiteatro Romano – che all’epoca poteva contenere 8.000 spettatori – era accessibile.
Conoscendo i doverosi limiti che le Belle Arti impongono, ci siamo chiesti come potesse essere accessibile un anfiteatro romano situato diversi metri sotto il livello della strada e avente come accesso un percorso in erba piuttosto ripido. Ebbene, durante i sopralluoghi svolti con il supporto del sindaco Carlo Manfredi, abbiamo scoperto che all’inaccessibilità fisica si supplisce con un servizio di trasporto con mezzo dedicato, svolto dalla locale Protezione Civile, in occasione di manifestazioni e concerti nell’Anfiteatro.
Crediamo che sia questa la strada da seguire per ovviare ad una inaccessibilità non modificabile quale quella rivelatasi in questo caso. Più in generale abbiamo constatato che, ove ve ne sia la vera volontà, possono essere resi accessibili in molti casi, anche siti che parrebbero presentare barriere insormontabili.
Siamo ovviamente felici di avere scoperto questa piccola grande perla marchigiana e ci fa piacere dare risalto ad essa, anche perché dimostra che pure nei piccolissimi Comuni italiani è possibile fare molto, se ve ne è la volontà.
La Bandiera Lilla
Partita alcuni anni fa dalla Liguria, quale simbolo di promozione e incentivazione del turismo fruibile da parte di tutti, e in via di diffusione in tutta Italia, la Bandiera Lilla è rivolta a quelle località del nostro Paese che prestano particolare attenzione a una serie di parametri in questo àmbito.
L’iniziativa nasce dall’omonima Cooperativa Sociale, che grazie a uno specifico Protocollo, rende appunto possibile a Regioni e Comuni italiani di accedere a una valutazione mirata, compilando innanzitutto un questionario, che indaga l’accessibilità delle strutture pubbliche comunali legate al turismo per le varie forme di disabilità. Segue poi un’indagine relativa alla diffusione delle informazioni sull’accessibilità, riguardante in particolare le strutture ricreative, museali, i teatri, le spiagge e le attrezzature sciistiche. Il tutto avvalendosi del patrocinio del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
Nella colonnina a destra del nostro articolo intitolato Diciassette nuove Bandiere Lilla (a questo link), vi sono i nostri contributi dedicati in questi anni alla Bandiera Lilla. A questo link, invece, sono disponibili i dati di accessibilità riguardanti Castelleone di Suasa, prodotti da Bandiera Lilla.