Sono ormai ben note a molti, e di uso comune, le parole fake news (letteralmente “false notizie”), fenomeno in progressiva e costante diffusione, soprattutto dopo l’avvento del web e dei social. E per chi da sempre deve combattere quotidianamente contro stereotipi e pregiudizi, come le persone con disabilità, le fake news costituiscono decisamente un grande pericolo in più.
Appare quindi una scelta a dir poco opportuna dedicare giornate di studio a questi “nuovi strumenti del pregiudizio”, come farà nel pomeriggio del 10 maggio l’Università di Padova, con il seminario intitolato L’informazione oltre gli stereotipi e le fake news, per la costruzione di contesti inclusivi, incontro aperto organizzato nell’àmbito del Master Interateneo di Secondo Livello Inclusione e Innovazione Sociale, ampiamente presentato a suo tempo sulle nostre pagine, come importante iniziativa rivolta a persone che siano interessate a diventare esperte nei processi inclusivi e di innovazione sociale.
L’iniziativa è organizzata da varie strutture dell’Ateneo ospitante (Università di Padova Inclusiva; UniPadova Sostenibile; FISPPA-Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata; LARIOS-Laboratorio di Ricerca ed Intervento per l’Orientamento alle Scelte), insieme al SIO (Società Italiana per l’Orientamento), al Network Uni.Co., al Gruppo Atenei del Triveneto per l’Inclusione, alla FNSI (Federazione Nazionale della Stampa Italiana), all’Associazione Articolo 21 e al Sindacato Giornalisti Veneto.
«Con questo incontro – spiegano i promotori – ci proponiamo di fornire stimoli e indicazioni per mettere a fuoco le fake news, riconoscerne le ricadute negative e il loro essere barriere allo sviluppo di società inclusive, solidali, sostenibili, delineando piste operative che ci aiutino a superare la logica della “verità fai da te”, spesso fonte di pregiudizi, rancore sociale, diffidenza, e a individuare i pilastri di un’informazione di qualità, capace di essere fondamenta non solo per lo sviluppo democratico, ma anche inclusivo e sostenibile. Oggi, infatti, si assiste all’irrompere nel grande villaggio virtuale e globale di milioni di fake news, che investono l’àmbito politico, sociale e anche del sapere scientifico, difficilmente arginabile. E queste non falsificano solo il presente, ma anche il futuro, in quanto presentano scenari diversi dalla realtà, alcuni troppo positivi, capaci di nascondere i problemi e favorire chi si trova al potere, altri così negativi da facilitare forme di egoismo e una sorta di immobilismo sociale nell’idea che non è possibile fare nulla».
«Ecco allora – concludono – che l’agire contro le fake news ben si sposa con l’Obiettivo n. 16 dell’Agenda ONU 2030*, con l’idea che si debbano promuovere Istituzioni efficaci, responsabili e trasparenti, processi decisionali democratici, partecipativi, aperti a tutti e tutte, anche grazie all’accesso alle informazioni e alla protezione delle libertà fondamentali». (S.B.)
*Tra gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU 2030, il n. 16 è il seguente: «Promuovere società pacifiche e inclusive per uno sviluppo sostenibile, garantire a tutti l’accesso alla giustizia, e creare Istituzioni efficaci, responsabili ed inclusive a tutti i livelli».
A questo link è disponibile il programma completo del seminario del 10 maggio a Padova (Aula Magna del Palazzo Bo, ore 14.30). Per ulteriori informazioni e approfondimenti: larios@unipd.it; ceateneo@unipd.it.