Lombardia: due atti normativi sulle barriere e per un Fondo Unico

«Una volta tradotti in atti normativi concreti, questi due provvedimenti potranno determinare importanti benefìci per le persone con disabilità. Uniformare infatti gli interventi per l’abbattimento delle barriere e creare un Fondo Unico per la Disabilità rappresentano due passi importanti verso una gestione coordinata delle azioni a favore delle persone con disabilità»: lo dichiara Alessandro Manfredi, presidente della Federazione LEDHA, commentando due recenti atti normativi approvati dal Consiglio Regionale della Lombardia, che impegnano la Giunta Regionale ad agire nel senso indicato
Consiglio Regionale della Lombardia
Il Consiglio Regionale della Lombardia

«Una volta tradotti in atti normativi concreti, questi due provvedimenti potranno determinare importanti benefìci per la vita delle persone con disabilità, a molti livelli. Uniformare infatti gli interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche e creare un Fondo Unico per la Disabilità rappresentano due passi importanti verso una gestione coordinata delle azioni a favore delle persone con disabilità. E ultima, ma non meno importante, la richiesta di riconoscere LEDHA e FAND come organizzazioni di rappresentanza delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Siamo molto contenti, e ora aspettiamo i provvedimenti della Giunta Regionale».
Così Alessandro Manfredi, presidente della LEDHA, la Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità che rappresenta la componente lombarda della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), commenta due atti normativi approvati il 16 aprile scorso dal Consiglio Regionale della Lombardia, che impegnano la Giunta Regionale ad agire nel senso indicato.

Si tratta innanzitutto della Mozione 177 concernente il Piano 2030 Lombardia senza barriere, con la quale si impegna la Giunta Regionale a dotarsi entro il 2020 di uno strumento di pianificazione e programmazione coordinata di interventi per l’eliminazione delle barriere fisiche e sensoriali, «rendendo l’accessibilità universale proprio obiettivo di progettazione».
Il testo richiama «il diritto delle persone con disabilità ad avere accesso, su base di uguaglianza, all’ambiente fisico, ai prodotti e servizi, ai trasporti, ai sistemi e alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, nonché a prendere pienamente parte alle attività culturali e ricreative» e chiede Giunta Regionale di favorire opere di riconversione e riqualificazione delle aree urbane e degli edifici di edilizia residenziale pubblica; di collaborare con i Comuni nell’attuazione dei PEBA (Piani per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche), oltreché di sviluppare «ogni utile azione ai diversi livelli di governo affinché vengano stanziate specifiche risorse per consentire il proseguimento nell’azione di abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici privati».

Per quanto riguarda invece la Risoluzione XI/505, riguardante Determinazioni in ordine al Fondo Unico per la Disabilità e la presa in carico integrata, essa impegna la Giunta Regionale a supportare e valorizzare le azioni «per la costituzione del “Fondo Unico per la Disabilità”, attraverso il coinvolgimento di tutte le Direzioni Regionali interessate, anche al fine di superare l’attuale frammentazione degli interventi e delle risorse».
Il medesimo documento, infine, chiede di «favorire l’armonizzazione e l’utilizzo coordinato delle risorse» e di «valorizzare il lavoro delle associazioni LEDHA e FAND Lombardia come organizzazioni di rappresentanza delle persone con disabilità e delle loro famiglie».
La FAND, va ricordato, è la Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@ledha.it.

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