Amanti della scienza e non, appassionati dei segreti del nostro pianeta, il nuovo Museo di Mineralogia dell’Università la Sapienza di Roma si presenta al pubblico in veste moderna, tecnologica e soprattutto accessibile a tutti, con reperti unici al mondo, tutti da scoprire e da toccare.
Il direttore, professor Michele Lustrino, preziosa guida del Museo, grazie al racconto di fatti, aneddoti, numeri e curiosità durante il percorso espositivo, riesce a trasmettere con estrema semplicità la passione del suo lavoro e a far comprendere ai visitatori l’importanza delle cose scoperte sul nostro pianeta e nell’intero universo.
Una straordinaria raccolta di minerali arreda le attuali quattro stanze aperte al pubblico, rispetto però alle migliaia di reperti custoditi. Infatti il MUST (Museo Universitario di Scienze della Terra) sta proseguendo nella sua ristrutturazione, perché nasce dalla fusione dei tre Musei storici di Geologia, Mineralogia e Paleontologia dell’Università La Sapienza di Roma, in cui sono custoditi ben 34.000 campioni mineralogici, 6.000 geologici e 100.000 paleontologici, oltre a libri, carte tematiche e strumenti d’importanza storica. La superficie complessiva è distribuita su quattro piani, quasi interamente dedicati alle sale espositive.
Ma l’altro punto di forza del MUST è la sua accessibilità, progettata e realizzata grazie a un lavoro attento e minuzioso, e proprio il 9 maggio è stato inaugurato il percorso con la prima visita tattile-sensoriale cui hanno partecipato persone non vedenti della nostra Associazione [UICI di Roma-Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, N.d.R.].
Il percorso espositivo realizzato con l’intento di far apprezzare le cose della Terra parte dall’illustrazione e dal racconto sul nostro sistema solare, con i suoi miliardi di galassie, corpi celesti e stelle.
Si prosegue entrando nella geniale Stanza del Buio, in cui è possibile attivare i nostri cinque sensi, finanche l’olfatto.
Il passaggio successivo è dedicato ai minerali, uno spazio in cui è possibile ammirare il Meteorite Shergottite, la più grande meteorite marziana mai rinvenuta sulla Terra, anno del ritrovamento 1997 in Libia.
Toccare poi il Meteorite ferroso più grande mai custodito in Italia si può: è stato trovato in Somalia, pesa oltre 40 chili. E si possono anche ammirare e toccare Quarzi e Cristalli di Sale unici, intatti e non modificati dall’azione dell’uomo.
Insomma Terra: che sorpresa, mai un titolo per una mostra è stato più azzeccato!
La visita al Museo collocato all’interno dell’Università La Sapienza di Roma va obbligatoriamente prenotata (i numeri di telefono sono a questo link, l’e-mail è: must@uniroma1.it.
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