Merita certamente ampia diffusione l’e-book intitolato Le politiche aziendali di Diversity Management (disponibile a questo link), contenente anche un approfondimento sul Disability Management, ovvero su quella strategia d’impresa utile a coniugare, in modo soddisfacente, le esigenze delle persone con disabilità da inserire – o già inserite – con le necessità delle aziende.
A curare la pubblicazione è stata Veronica Mattana, psicologa del lavoro, referente per la Sardegna dell’ADV (Associazione Disabili Visivi) ed è lei stessa a presentarla qui di seguito ai Lettori.
Le disabilità nei luoghi di lavoro possono essere considerate nel più generale contesto delle diversità, che riguardano la varietà di differenze tra le persone all’interno di un’organizzazione, come genere, età, etnia, disabilità appunto, orientamento sessuale, caratteristiche di personalità, stili cognitivi, istruzione, background ecc.
In questo quadro, il Diversity Management si delinea come un’insieme di pratiche aziendali, finalizzate alla valorizzazione e al rispetto di tutte le diversità presenti in un’organizzazione, che consente di creare un clima aperto e inclusivo, nonché una cultura in cui i lavoratori sono promossi per i loro meriti e le opportunità di crescita e di successo sono alla portata di tutti.
Tendenzialmente, negli ultimi anni anche in Italia e soprattutto dalle aziende di grandi dimensioni, le diversità sono considerate un fattore su cui contare per attirare talenti e, in generale, per mantenere alti livelli di competitività sul mercato. Nonostante, però, i numerosi sforzi e tanti buoni propositi, fanno molta fatica a emergere ed essere valorizzati i dipendenti con disabilità, ancora spesso sin troppo poco valorizzati e sottoutilizzati.
Per capire in profondità cosa succede nelle organizzazioni e quali politiche è meglio adottare per migliorare il clima e ottenere impegno e alti livelli di prestazioni da parte di tutti i collaboratori, può essere utile conoscere i processi, le dinamiche e le competenze necessarie su più livelli della vita lavorativa, cioè quello organizzativo, di team e individuale.
Questi aspetti vengono trattati nell’e-book Le politiche aziendali di Diversity Management, curato da chi scrive e suddiviso in sette capitoli, con due approfondimenti su Disability Management e Age Management.
Psicologa del lavoro, referente per la Sardegna dell’ADV (Associazione Disabili Visivi).
Ricordiamo ancora il link al quale è disponibile l’e-book Le politiche aziendali di Diversity Management (anche a quest’altro link). Per ogni ulteriore informazione e approfondimento sul tema trattato: Veronica Mattana (lablavoro@lablavoro.com).
Diversity Management
Si tratta di un insieme di pratiche e politiche volte a valorizzare la diversità all’interno di un ambiente di lavoro – che sia diversità di genere, di orientamento sessuale, di origini etniche, di cultura, di abilità fisiche ecc. – supportando differenti stili di vita e rispondendo alle loro diverse esigenze.
Nello specifico della disabilità, si parla di Disability Management; quando invece si prescinde dall’età anagrafica si parla di Age Management.
Articolo raccolto e pubblicato in relazione al progetto “JobLab – laboratori, percorsi e comunità di pratica per l’occupabilità e l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità” (Progetto finanziato ai sensi dell’articolo 72 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117. Annualità 2017.)
Articoli Correlati
- Come il disability manager cambierà l’approccio all’inclusione lavorativa Presentiamo un ampio approfondimento dedicato al disability manager e al suo ruolo in un contesto aziendale, ovvero a quella persona che deve definire, coordinare e gestire diverse altre figure professionali,…
- Il disability manager nel mondo del lavoro, ai tempi del coronavirus «Le conseguenze sanitarie, economiche e sociali dell’emergenza coronavirus - scrive Palma Marino Aimone della SIDIMA (Società Italiana Disability Manager) - sono sotto gli occhi di tutti e coinvolgono ciascuno di…
- Una buona cooperazione allo sviluppo fa bene a tutte le persone con disabilità «Se con i progetti di cooperazione internazionale allo sviluppo - scrive Giampiero Griffo, concludendo la sua ampia analisi sulle azioni in questo settore - verrà rafforzata la voce delle persone…