Barbara e Vanni sono comuni amici di Daniele, ma non si conoscono fra di loro. Un giorno, grazie all’intercessione di Daniele, ciò avviene, i due si piacciono, cominciano a frequentarsi, iniziano una convivenza e alla fine decidono di sposarsi.
Desiderano però che la celebrazione del loro matrimonio venga effettuata proprio da colui che è stato il loro “Cupido”. E così, grazie a una deroga concessa dal Ministero degli Interni di comune accordo con la Prefettura di Treviso e con la collaborazione dell’Ufficio Anagrafe del Comune di Ponte di Piave (Treviso), a Daniele Furlan, coordinatore del Comitato Melograno, un “pool” di Associazioni che si occupano di volontariato e disabilità in particolare, pur essendo tetraplegico, ovvero completamente paralizzato dal collo in giù e quindi impossibilitato a firmare, viene concessa la possibilità di celebrare il matrimonio.
La cerimonia civile si è svolta il 4 maggio scorso presso il ristorante Sette Nani di Negrisia di Ponte di Piave, ma la sensibilità di Vanni e Barbara è andata oltre, poiché hanno deciso che i camerieri del pranzo nuziale che ha seguito la cerimonia fossero i ragazzi della nostra Associazione, ovvero della Sezione della Marca Trevigiana di Mareno di Piave dell’AIPD (Associazione Italiana Persone Down).
Come AIPD, infatti, da anni abbiamo iniziato un processo di avviamento al lavoro, volto al conseguimento della maggiore autonomia possibile, iniziando proprio da quella lavorativa, attraverso un percorso di formazione professionale nel settore della ristorazione.
«Una bella pagina di storia – ha commentato Daniele Furlan, visibilmente emozionato nelle vesti del celebrante – per chi, come le Associazioni del Comitato Melograno, si batte da anni per l’inclusione sociale».
«Non è la prima volta – sottolinea la coordinatrice della nostra Associazione Eliana Pin – che i nostri giovani vengono chiamati a svolgere questo tipo di servizio ai matrimoni, ma ogni volta sono dei momenti che attendono con grande impazienza, perché danno loro modo di dimostrare nella pratica quanto hanno studiato e imparato, tanto che alcuni di loro saranno chiamati ad effettuare la stagione turistica estiva presso alcune strutture ricettive del litorale veneto all’interno del Progetto Turismo Sociale ed Inclusivo, che vede coinvolte, oltre alla Regione Veneto, anche tutte le Aziende ULSS regionali».
Felici anche gli sposi Barbara e Vanni che hanno potuto condividere una giornata per loro così importante in un’atmosfera conviviale con amici e parenti, ma allo stesso tempo dimostrare che è sempre il valore delle persone quello che deve prevalere, senza distinzioni di sorta, e questo può avvenire in qualsiasi contesto nella maniera più naturale possibile, trasformando tutto ciò che è disabilità in normalità.
Ringraziamo per la segnalazione l’Ufficio Stampa dell’AIPD Nazionale (Associazione Italiana Persone Down).
L’AIPD è l’Associazione Italiana Persone Down, aderente alla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).
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