Per uno sviluppo sostenibile che non lasci nessuno indietro

Proprio mentre scriviamo è in corso a Roma l’evento di apertura del terzo Festival dello Sviluppo Sostenibile, la più grande iniziativa italiana sui temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale, con la quale si cerca di realizzare un cambiamento culturale e politico che consenta al nostro Paese di attuare l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e centrare i diciassette Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, che tanti riferimenti fondamentali hanno anche per tutte le persone con disabilità

Una realizzazione grafica dedicata al teerzo Festival dello Sviluppo Sostenibile, con il messaggio portante dello stesso (“Mettiamo mano al nostro futuro”)

«Una roadmap per mettere fine alla povertà globale, costruire una dignità di vita per tutti e non lasciare nessuno indietro, nonché un appello a lavorare insieme e intensificare gli sforzi, per assicurare la pace e guarire il nostro pianeta a beneficio delle future generazioni».
Così – come avevamo raccontato a suo tempo – l’allora segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, aveva definito nel 2015 il documento Transforming our World: the 2030 Agenda for Sustainable Development (“Trasformare il nostro mondo: l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile”), contenente i nuovi diciassette Obiettivi di Sviluppo Sostenibile che l’Assemblea Generale dell’ONU aveva adottato in sostituzione dei precedenti otto Obiettivi fissati nel 2000 e in scadenza appunto nel 2015.
Quel passaggio, per altro, è risultato sin da subito decisamente importante anche per il mondo della disabilità, come aveva ad esempio sottolineato Yannis Vardakastanis, presidente dell’EDF, il Forum Europeo sulla Disabilità, dichiarando: «Finalmente le donne, gli uomini, i bambini e ragazzi con disabilità sono pienamente inclusi in questa nuova Agenda».
Il documento, infatti, metteva al centro i diritti umani, da garantire, realizzare e tutelare, tra i quali quelli delle persone con disabilità, con numerosi riferimenti espliciti, ad esempio in àmbito di educazione, lavoro, riduzione delle disparità, città inclusive o dati statistici.
Più in generale si può dire che la nuova Agenda ONU abbia posto le persone con disabilità realmente al centro della lotta alla povertà, inserendole a tutti i livelli, ogniqualvolta si parla di «persone in condizioni di vulnerabilità».

Alla luce di queste premesse, non si può non guardare con attenzione al terzo Festival dello Sviluppo Sostenibile, la più grande iniziativa italiana voluta per sensibilizzare e mobilitare cittadini, giovani generazioni, imprese, associazioni e istituzioni sui temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale, allo scopo di diffondere la cultura della sostenibilità e realizzare un cambiamento culturale e politico che consenta al nostro Paese di attuare l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e centrare i diciassette Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.

Il grande evento, coordinato  dall’ASVIS (Agenzia Italiana per lo Sviluppo Sostenibile), si apre proprio oggi, 21 maggio, e fino al 6 giugno prevede in tutta Italia centinaia di iniziative (convegni, seminari, workshop, mostre, spettacoli, eventi sportivi, presentazioni di libri, documentari), collegate direttamente agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (a questo link è disponibile il programma completo». Il tutto all’insegna dell’appello Mettiamo mano al nostro futuro, «per invitare ciascuno – come spiegano dall’ASVIS – a partecipare alla costruzione di un mondo sostenibile, chiamando all’azione individuale e collettiva il mondo economico e imprenditoriale, quello della politica e delle istituzioni, le scuole e le università, i cittadini e gli operatori della cultura e dell’informazione. Tutti, infatti, siamo invitati a mobilitarci per contribuire a cambiare passo verso uno sviluppo sostenibile che non lasci nessuno indietro».

Proprio mentre scriviamo, nella mattinata di oggi, 21 maggio, è in corso all’Auditorium Parco della Musica di Roma e si può seguire in diretta streaming, l’evento di apertura del Festival, intitolato Per un’Europa campionessa mondiale di sviluppo sostenibile, «il cui obiettivo – sottolineano i promotori -, a pochi giorni dalle elezioni per il Parlamento Europeo, è quello di identificare alcune delle azioni chiave che le nuove Istituzioni Europee dovranno intraprendere, per rafforzare la propria capacità di guidare il nostro continente e il mondo verso un futuro più equo e sostenibile». (Stefano Borgato)

Ricordiamo ancora il link al quale è disponibile il programma completo del terzo Festival dello Sviluppo Sostenibile. A quest’altro link, invece, vi è un approfondimento sull’evento di apertura di oggi, 21 maggio. Per ulteriori informazioni: Ottavia Ortolani (ottavia.o@gmail.com).

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