Nuove opportunità di lavoro per le persone con disabilità visiva

Accade a Reggio Emilia, dove grazie a un protocollo di collaborazione siglato tra l’UICI locale, il Consorzio di Solidarietà Sociale Oscar Romero e l’Azienda Speciale Farmacie Comunali Riunite, anche le persone non vedenti e ipovedenti potranno entrare a far parte del sistema cooperativo della città emiliana, mediante l’attivazione di tirocini formativi e inserimenti mirati, volti a mettere in luce le competenze e le capacità produttive di una fascia di lavoratori sinora per lo più occupata nelle tradizionali e “storiche” mansioni di operatore telefonico e fisioterapista
Cieco davanti al computer
Una persona con disabilità visiva al lavoro con il computer

Grazie a un protocollo di collaborazione siglato tra l’UICI di Reggio Emilia (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), il Consorzio di Solidarietà Sociale Oscar Romero e l’Azienda Speciale Farmacie Comunali Riunite, anche le persone non vedenti e ipovedenti potranno entrare a far parte del sistema cooperativo di Reggio Emilia, mediante l’attivazione di tirocini formativi e inserimenti mirati, volti a mettere in luce le competenze e le capacità produttive di una fascia di lavoratori sino ad ora prevalentemente occupata nelle tradizionali e “storiche” mansioni di operatore telefonico e fisioterapista.

Già da tempo, del resto, queste tre realtà del Reggiano collaborano fattivamente alla realizzazione di varie iniziative e se dell’UICI è noto l’impegno per l’inclusione delle persone con disabilità visiva in ogni settore della società, va detto che il Consorzio Romero persegue a propria volta l’obiettivo di agire nel campo della solidarietà sociale, mentre l’Azienda Speciale Farmacie Comunali Riunite ha da tempo avuto in gestione dall’Amministrazione Comunale i servizi a favore delle persone con disabilità, ciò che ha portato tra l’altro, nel 2014, al progetto Reggio Emilia Città Senza Barriere, voluto allo scopo di supportare ogni iniziativa capace di favorire l’abbattimento delle barriere culturali e architettoniche.
In questo caso, dunque, l’UICI, il Consorzio Romero e Farmacie Comunali Riunite hanno voluto dare forma al comune interesse di sviluppare attività e percorsi tesi a promuovere l’inserimento lavorativo delle persone non vedenti ed ipovedenti ed è in questa direzione che procede il protocollo siglato nei giorni scorsi, il quale ha appunto per oggetto la collaborazione tra le parti firmatarie rispetto a tutte le iniziative rilevanti legate all’ingresso e alla permanenza nel mondo del lavoro, superando ogni barriera fisica e culturale che possa essere di ostacolo.

«Scopo dell’intesa – sottolineano dall’UICI di Reggio Emilia, entrando ulteriormente nel dettaglio della stessa – è quello di focalizzare modalità operative e rispettivi ruoli e impegni nella realizzazione di progetti di inserimento lavorativo che potranno essere sviluppati mediante diverse iniziative di collaborazione tra le quali, ad esempio, l’orientamento e la selezione di persone con disabilità visiva per promuoverne i profili professionali presso le Associate del Consorzio Romero; l’attivazione di percorsi di inserimento lavorativo di persone con disabilità visiva mediante tirocini ex Legge Regionale 17/05 [“Norme per la promozione dell’occupazione, della qualità, sicurezza e regolarità del lavoro”, N.d.R.] e successive modifiche; la reciproca collaborazione per il sostegno e l’accompagnamento delle persone con disabilità visiva nella ricerca attiva di opportunità di inserimento lavorativo».

«Si tratta di un passo estremamente significativo – commenta Chiara Tirelli, presidente dell’UICI reggiana – in grado di favorire l’integrazione civile e sociale di persone con disabilità visiva, che potranno finalmente avere la possibilità di dimostrare le proprie abilità e creare valore aggiunto nei luoghi di lavoro. Un sentito grazie, dunque, va ai nostri partner, a nome di tutta la categoria, per la fiducia e la grande opportunità che ci stanno dando. Un primo tirocinio ha già preso avvio nei giorni scorsi e avrà la durata di sei mesi, mentre un secondo partirà entro breve, sfruttando anche fondi territoriali relativi alle politiche attive del lavoro; altri tirocini, infine, sono in fase di progettazione».
«A questi risultati – conclude Tirelli – si è giunti dopo alcuni mesi di incontri e confronti approfonditi, che hanno portato alla scelta dei soggetti da coinvolgere, delle mansioni più idonee e alla pianificazione degli interventi da mettere in campo per garantire la piena accessibilità della postazione di lavoro, anche con l’installazione di ausili specifici o software di ingrandimento e sintesi vocale». (M.M. e S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Marzia Mecozzi (m.mecozzi@audiotre.com).

 

Articolo raccolto e pubblicato in relazione al progetto JobLab – laboratori, percorsi e comunità di pratica per l’occupabilità e l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità” (Progetto finanziato ai sensi dell’articolo 72 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117. Annualità 2017.)

 

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