Una Legge per i cani da assistenza delle persone con disabilità

«I cani da assistenza per persone con disabilità sono ormai tanti e sono fondamentali per l’autonomia. C’è il cane per la disabilità motoria, per il diabete, per l’epilessia, per l’Alzheimer, per la sordità e ipoacusia grave, per l’autismo ecc.»: partendo da questo assunto, Blindsight Project ha organizzato un convegno per il 7 giugno a Roma, per promuovere una Legge che garantisca l’accesso in ogni luogo aperto al pubblico ai cani addestrati che accompagnano persone con disabilità. Vi parteciperanno i rappresentanti di importanti Federazioni e Associazioni di persone con disabilità
Disegno realizzato da Blindsight Project per il convegno del 7 giugno 2019 a Roma sul cane da assistenza (realizzazione di Riccardo Bendia)
Il disegno realizzato da Blindsight Project per il convegno del 7 giugno a Roma (realizzazione di Riccardo Bendia)

Aprire un dialogo sul tema con vari esperti del settore, ma soprattutto arrivare a una Legge che possa garantire l’accesso al cane addestrato, se accompagna una persona con disabilità, in ogni luogo aperto al pubblico, come previsto, al momento (e purtroppo non sempre rispettato) solo dalla Legge 37/74 sul cane guida delle persone con disabilità visiva.
È sostanzialmente questo l’obiettivo dell’interessante convegno intitolato Il cane da assistenza per persone disabili: i vantaggi e l’urgenza di una Legge, organizzato per il 7 giugno alla Sala A. Fredda di Roma (Via Buonarroti, 12, ore 9.30), da Blindsight Project, la nota Associazione impegnata ormai da anni in favore dei diritti delle persone con disabilità e in particolare di quella visiva.

«I cani da assistenza per persone con disabilità – spiegano i promotori dell’incontro – sono ormai tanti: dei veri propri “ausili viventi”, fondamentali per l’autonomia. Ad esempio c’è il cane per la disabilità motoria, per il diabete, per l’epilessia, per l’Alzheimer, per la sordità e ipoacusia grave, per l’autismo ecc. Molti – e saranno moltissimi presto – gli italiani con disabilità che scelgono un cane addestrato quale compagno e ausilio per la propria autonomia. Per altro, il testo della Legge 37/74, che garantisce l’accesso in ogni luogo aperto al pubblico ai cani guida di persone con disabilità visiva, andrebbe benissimo così com’è: basterebbe sostituirvi le parole “privo della vista” con “persona disabile”, cosicché la norma si rivolgerebbe a tutte le persone con disabilità assistite da un cane addestrato allo scopo».

Patrocinato dal CSV Lazio (Centro Servizi per il Volontariato) e aperto a tutti, il convegno si avvarrà di una partecipazione di grande spessore, potendo contare innanzitutto sui rappresentanti di FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali di Persone con Disabilità), rispettivamente Vincenzo Falabella e Antonio Boetani, ma anche di UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), con Mario Barbuto ed Elena Ferroni, AIECI (Associazione Istruttori Educatori Cinofili Italiani), con Alessandra Chiarcos, della Scuola Cani Guida di Scandicci (Alessandro Vestri), del Centro di Referenza Nazionale per gli Interventi Assistiti con gli Animali (Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie), con Laura Contalbrigo, dell’ANUCSS (Associazione Nazionale Utilizzo del Cane per Scopi Sociali), con Sabrina Gasparri e Claudio De Cato e dell’Associazione Puppy Walker di Selvazzano Dentro (Padova), con Paola Boaretto e Davide Salmaso, oltreché di Francesco Giorgio Zanardelli, avvocato esperto di Area della Famiglia e dei Diritti della Personalità.
Ad aprire i lavori saranno naturalmente Laura Raffaeli e Simona Zanella, rispettivamente presidente e responsabile del Settore Cane Guida di Blindsight Project. (S.B.)

Durante il convegno verrà realizzato il servizio di respeaking (sottotitolazione in tempo reale), rivolto alle persone con disabilità uditiva, a cura di Artis Project. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@blindsight.eu; caneguida@blindsight.eu.

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