Novità tecnologiche a supporto delle autonomie e della sicurezza

Un primo approccio conoscitivo al mondo degli ausili e delle soluzioni per l’autonomia, con particolare riferimento ai nuovi LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) e alle tecnologie emergenti, per evidenziare il ruolo che queste soluzioni possono giocare rispetto alla qualità della vita della persona con disabilità e dei caregiver: sarà questo il corso “Le novità tecnologiche a supporto delle autonomie quotidiane e della sicurezza delle persone con disabilità”, organizzato per il 13 giugno a Bologna dal Centro Regionale Ausili/Ausilioteca di Bologna

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Un bistrot contro i luoghi comuni sull’autismo

«L’inserimento delle persone con autismo nel mondo del lavoro è una fase cardine nel loro percorso di integrazione sociale e nella conquista dei diritti. Il lavoro, infatti, non è solo uno strumento di sostegno economico, ma anche una possibilità di affermazione e riconoscimento sociale»: partendo da questa consapevolezza, l’Associazione Autismo e Società ha realizzato a Torino il bistrot “BiStrani”, con l’obiettivo dichiarato di favorire l’inserimento sociale e lavorativo delle persone nello spettro autistico. Ne abbiamo parlato con Cristina Calandra, presidente di Autismo e Società

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Mai più persone sole e isolate

«La vicenda di quell’anziana madre – scrive Agostino Squeglia – che viveva sola e isolata in casa con il figlio disabile accudito anche da morto per quattro mesi, fa da “pendant” alla storia, apparentemente inversa, del figlio con disabilità che tre anni fa, sempre a Treviso, aveva vegliato la madre morta per due settimane. Chi ha pensato o valutato in tempo, e in entrambi in casi, il dolore di quell’isolamento? Una comunità è tale solo se conosce, approfondisce e costruisce insieme iniziative nel fondamentale settore sociale, ciò che riguarda tutti e non solo le persone con disabilità»

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I Centri Diurni devono riabilitare e non diventare spazi/parcheggio

«Vogliamo essere considerati al pari di tutti i cittadini – scrive Elena Improta – e poi chiediamo che i nostri cari con disabilità continuino a frequentare i Centri Diurni? Questi ultimi, infatti, hanno una precisa finalità, che è quella di riabilitare e non dovrebbero certo diventare degli spazi/parcheggio. Se il progetto riabilitativo ha funzionato, sarebbe meglio vi fosse un’evoluzione verso nuovi progetti idonei alla fascia di età e alle abilità raggiunte»

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Screening neonatale dell’atrofia muscolare spinale: un progetto pilota

«Per la prima volta nel nostro Paese sarà possibile diagnosticare la SMA (atrofia muscolare spinale) in fase pre-sintomatica, mediante la ricerca del difetto genetico, consentendo di avviare tempestivamente il trattamento specifico dei bambini con tale malattia»: consisterà in questo il primo progetto pilota italiano per lo screening neonatale dell’atrofia muscolare spinale, che prenderà il via nel Lazio e in Toscana e che verrà presentato domani, 11 giugno, a Roma, nel corso di un incontro promosso dall’Università Cattolica del sacro Cuore e dall’Associazione Famiglie SMA

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Decisi a combattere la latitanza colpevole sul tema della disabilità

«Nel novembre dello scorso anno, di fronte al Parlamento, abbiamo gridato “Basta alle offese, Basta alla latitanza colpevole sul tema della disabilità” e oggi ripetiamo ancora quel grido, decisi a combattere i fattori di esclusione sociale che persistono nella scuola, nella mobilità, nel lavoro, nell’involuzione culturale, nell’ignoranza diffusa»: è questo uno dei passaggi più caratterizzanti della mozione conclusiva approvata nei giorni scorsi all’unanimità dall’Assemblea dell’ANIEP (Associazione Nazionale per la Promozione e la Difesa dei Diritti delle Persone Disabili)

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La FAIP e quell’intervento su una persona tetraplegica

Premettendo la necessità di procedere con cautela, «per difendersi dal pericolo sempre presente di scoop fini a se stessi», la FAIP (Federazione Associazioni Italiane Paratetraplegici), da anni al fianco della «ricerca seria e validata sulle lesioni midollari», guarda con attenzione all’intervento chirurgico eseguito a Torino su una persona con tetraplegia, cui gli organi d’informazione hanno dato ampia risonanza, dichiarando di volerne «monitorare gli sviluppi del recupero della funzione motoria che, se saranno positivi, potranno certamente far parlare di svolta sensazionale della ricerca»

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Le persone con la sindrome di Down e il tempo libero

C’è anche l’AIPD (Associazione Italiana Persone Down) tra i partner di “DS Leisure”, progetto finanziato dalla Commissione Europea, che punta ad accrescere le competenze in termini di attitudini, abilità e conoscenze delle persone con sindrome di Down e di coloro che le circondano (familiari, professionisti e volontari), su come sviluppare il tempo libero inclusivo, attraverso un innovativo programma di formazione. Ed è in tale àmbito che l’AIPD ha promosso per domani, 11 giugno, a Roma, l’incontro intitolato “Le persone con la sindrome di Down e il tempo libero”

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