Londra è una città enorme, nella quale edifici antichissimi – tra cui i pochi sopravvissuti al devastante incendio del 1666 – si affastellano accanto ad edifici supermoderni e vertiginosi grattacieli in metallo e vetro, creando un contrasto affascinante.
Alloggiare nel centro della città non conviene quasi in nessun caso: si rischia di trovare solamente sistemazioni molto costose. Un buon consiglio, invece, è quello di scegliere un albergo nelle zone un po’ più esterne, ma pur sempre nell’area metropolitana. Nel nostro caso ci siamo affidati ad un albergo della Catena Travelodge, situato presso Greenwich, semplice e senza troppe pretese, ma di recente costruzione: avevamo già alloggiato presso quella catena nei nostri viaggi precedenti, senza mai avere problemi nel trovare camere ampie e con bagno attrezzato.
Affidandoci a un servizio adiacente all’aeroporto, abbiamo noleggiato un capiente pulmino da nove posti, che si è rivelato la soluzione ottimale per muoversi in gruppo durante la nostra settimana di permanenza a Londra.
Per chi decidesse di viaggiare da solo o in coppia, consigliamo però di muoversi con il servizio Uber (molto diffuso a Londra) e UberWAV, pensato specificatamente per le persone con disabilità e più economico dei costosi taxi o cab.
La famosa Underground, la metropolitana di Londra, purtroppo non si rivela sempre una soluzione praticabile: infatti, per quanto si parli di una città davvero ben servita dai mezzi pubblici, le stazioni della metropolitana accessibili nel cuore storico della città si contano sulle dita di una mano (ma potete anche pensare di approfittarne per godervi una passeggiata nel centro storico).
Per quanto riguarda invece le zone periferiche, dove le stazioni sono di costruzione più moderna, è possibile trovare ascensori e rampe per accedervi agevolmente.
I famosi autobus rossi su due piani sono tutti dotati di rampa automatizzata, ma preparatevi ad uscire molto presto dall’albergo se non volete arrivare troppo tardi alla vostra destinazione nel centro della città, perché purtroppo il traffico è quasi sempre congestionato.
Anche trovare parcheggio è spesso difficoltoso, pur disponendo di un contrassegno, perché sono moltissime le zone in cui i posteggi sono riservati esclusivamente ai residenti e quelli riservati alle persone con disabilità sono spesso già occupati. Attenti a non sgarrare, perché i vigili sembrano avere la multa facile! Nel caso, prendete in considerazione l’idea di spendere qualche sterlina per uno dei vari parcheggi coperti a pagamento che si trovano sparsi per la città.
L’accesso a buona parte dei monumenti e degli edifici storici – esclusi quelli più antichi, come la Torre di Londra, che risalendo al periodo medievale e in quanto tale comprende molti passaggi stretti e scale ripide – è garantita e gestita da rampe e ascensori, oltreché da uno staff ben preparato e molto gentile a vostra disposizione.
L’Abbazia di Westminster ci ha garantito l’entrata gratuita sia per le persone con disabilità che per i loro accompagnatori (altrimenti il biglietto sarebbe stato abbastanza costoso), anche se ogni tanto qualche passaggio stretto, unito alla scarsa attenzione degli altri turisti, ci ha reso leggermente difficoltoso valicare alcuni punti.
Per la monumentale Basilica di San Paolo il biglietto era da pagare, ma ci è stato garantito un ottimo servizio, tra cui dei badge elettronici che ci hanno permesso di accedere a un ascensore dedicato. Un montascale ha garantito anche di poter superare i pochi gradini da fare, per accedere alla zona rialzata del coro.
Un piccolo discorso a parte va fatto per il British Museum, splendido e ben curato, ma purtroppo, sempre a causa della maleducazione degli altri turisti, un po’ più difficoltoso da visitare. Se infatti l’ingresso accessibile con rampe si trova sul retro del museo (mentre sul lato anteriore sono presenti due montascale), dove la sicurezza ci ha fatto gentilmente superare la lunga fila, per accedere al salone centrale del museo è necessario fare una rampa di qualche scalino. In diversi punti strategici della struttura sono disponibili ascensori per chi avesse difficoltà a fare le scale, ma, non essendoci nessuno che garantisca restrizioni al loro utilizzo, li abbiamo spesso trovati pieni di turisti stranieri perfettamente in grado di camminare, il che ci ha portato ad attese anche di diversi minuti, prima di poter accedere al salone principale e ai piani superiori.
Passeggiare per la città e lungo il Tamigi è stato molto piacevole. Le rampe sono presenti su ogni marciapiede, ma spesso gli autisti dei taxi non si fermano alle strisce per permettere l’attraversamento. Inoltre, i cantieri aperti un po’ ovunque rendono macchinosi – ma sempre superabili – i passaggi in alcuni punti.
Abbiamo trovato un ambiente accogliente in tutti i pub e i locali in cui ci siamo fermati a mangiare. Buona parte sono dotati anche di servizi igienici accessibili, fatta esclusione per i pub storici e più antichi, che sono tradizionalmente divisi su più piani e spesso quello dedicato al servizio di ristorazione è quello superiore.
La nostra unica gita fuori porta ci ha portato fino alla storica Abbazia di Canterbury, ma purtroppo, essendo domenica, non ci è stato possibile visitarla, a causa delle celebrazioni religiose in corso. Abbiamo invece potuto visitare la cripta e lo splendido cortile.
Essendo Canterbury una cittadina medievale, il fondo stradale è caratterizzato da acciottolato: bello a vedersi, ma estremamente scomodo per chi si muove su una carrozzina.
Se poi intendete visitare le bianche scogliere di Dover, vi consigliamo di recarvi là con una carrozzina elettrica (o con un accompagnatore pronto a cimentarsi in una bella sfida), poiché c’è una salita bella ripida da affrontare su un sentiero sterrato. Ma per la vista mozzafiato con la quale si verrà ricompensati una volta in cima, ne vale tutta la pena!
Un ultimo consiglio che possiamo dare riguarda il meteo. Nonostante ci fossimo recati a Londra nella stagione estiva, il clima è stato abbastanza impietoso con noi, regalandoci un solo vero giorno di sole pieno. Per il resto preparatevi al proverbiale tempo di Londra, ovvero cielo coperto con occasionali scrosci di pioggia, seguita da vento gelido. Il consiglio che possiamo dare è di viaggiare sempre con una felpa e un k-way a portata di mano, pronti ad infilarlo al volo alla prima goccia di pioggia (e a toglierlo quando tornerà il sole, ché d’estate fa parecchio caldo!).
Webmaster della Cooperativa Sociale Concrete ONLUS.
Cooperativa Concrete ONLUS
Fondata nel 2005 a Garlasco (Pavia), Concrete ONLUS è una Cooperativa Sociale che si occupa di fornire servizi di vario genere alle persone con disabilità o appartenenti in genere alle cosiddette “categorie svantaggiate”.
All’insegna del motto «viaggiare è un diritto per tutti», Concrete si è specializzata proprio in questo, ovvero nell’organizzare viaggi assistiti e accessibili in tutto il mondo, pensati “su misura” per persone con e senza disabilità (info@concreteonlus.org).
Articoli Correlati
- Per un nostro dibattito scientifico «Urge la nostra fondamentale presenza in qualità di studiosi - scrive Claudio Roberti - perché dobbiamo poter dire: “Niente su di Noi senza di Noi", anche in tale ambito». E…
- Abbiamo "toccato con mano" la Tunisia È stato uno dei più apprezzati eventi cultural-sportivo-turistici fra quelli organizzati in 40 anni dall’ADV (Associazione Disabili Visivi). L’hanno chiamata “Settimana Gialla”, per richiamare il colore delle sabbie del Sahara,…
- Associazioni, attivisti, federazioni, tra “seduttivi immaginari e plausibili realtà” «La disabilità vive indubbiamente una fase di transizione, con il rischio spesso che non si parli di disabilità, ma della rappresentazione che i media, social e non, generalisti e specializzati,…