Dura condanna viene espressa in una nota dall’ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici), per l’episodio del logopedista di Milazzo, in provincia di Messina, sospeso per maltrattamenti nei confronti dei piccoli pazienti in cura all’Associazione AIAS.
«L’episodio di violenza su bambini con autismo [ma anche con altre gravi disabilità, N.d.R.] verificatosi in provincia di Messina – dichiara Benedetta Demartis, presidente nazionale dell’ANGSA – è deplorevole e sottolinea l’urgenza di normative severe per quei casi in cui le persone non riescono ad esprimere e a denunciare i soprusi subiti. Dopo questo grave fatto, quindi, chiediamo maggiori controlli nelle strutture, che dovrebbero accertarsi non solo della professionalità, ma anche della formazione del personale impiegato».
Come si è potuto apprendere dalle cronache di questi giorni, sono stati i genitori dei piccoli pazienti a segnalare alle Autorità competenti le anomalie notate nei comportamenti dei loro figli, e in particolare il loro mutismo, in occasione dei momenti in cui gli stessi si sarebbero dovuti recare presso la struttura per effettuare la terapia.
I bimbi, per altro, non sono mai stati in grado di parlare e di riferire le violenze subite, cosicché sono state le successive intercettazioni ambientali ad appurare che i loro malesseri e le preoccupazioni dei loro genitori non erano affatto prive di fondamento.
«Sono vicina a queste famiglie colpite da un fatto inaccettabile – aggiunge Demartis – e spero che possano ritrovare la fiducia e la speranza. Molti dei genitori che vivono quotidianamente l’autismo, attraverso Associazioni come la nostra, hanno condotto in questi anni storiche battaglie per il raggiungimento di grandi cambiamenti, dalla conquista delle Linee Guida, alla Legge 134/15, fino all’inserimento dell’autismo nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza). Ora, alla luce di pagine brutte come questa, è necessario fare quadrato per decidere un’azione forte e coesa, volta a scongiurare che episodi simili non debbano mai più ripetersi». (S.B.)
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