«Abbiamo una lunga esperienza di cene al buio – dice Andrea Prandoni, presidente dell’UICI di Bologna (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) – che sono momenti davvero coinvolgenti. Infatti, dopo un iniziale smarrimento, le persone, private della vista, iniziano ad utilizzare gli altri sensi e ad orientarsi nell’ambiente che le circonda. La cena deve rimanere a livello di gioco, ma deve servire per far riflettere i partecipanti sulle problematiche che incontrano i ciechi nella vita quotidiana. Inoltre, è molto importante, al termine dell’evento, favorire il confronto tra i commensali e il personale non vedente, per dare una risposta agli eventuali interrogativi e curiosità».
Non è dunque un caso che l’UICI di Bologna abbia patrocinato la bella iniziativa promossa per la serata di giovedì 11 luglio (dalle ore 19), presso il punto ristorazione del Centro Meridiana di Casalecchio di Reno (Bologna), vale a dire l’evento denominato Il buio è servito Tour… Il gusto non ha bisogno della vista, voluto per esplorare l’universo sensoriale delle persone con disabilità visiva.
Per tutta la durata della cena, infatti, i partecipanti dovranno indossare una mascherina oscurante, che riceveranno al loro arrivo, e saranno assistiti e serviti da camerieri non vedenti. Senza l’uso della vista, si renderanno presto conto di come olfatto e gusto li aiuteranno a distinguere i cibi e, grazie a udito e tatto, la mente riuscirà ad elaborare e memorizzare le relative posizioni di sala, tavolo, cose e persone.
Organizzata dalla Società CBRE, leader nella consulenza immobiliare e specializzata nella gestione di centri commerciali, la serata è stata progettata nel rigoroso rispetto delle prescrizioni organizzative, finalizzate alla più ampia tutela della sicurezza di tutti i partecipanti.
I convitati potranno cenare versando una quota di 15 euro e parte del ricavato andrà all’UICI di Bologna, per supportare i camerieri non vedenti. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Marzia Mecozzi (m.mecozzi@audiotre.com).
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