La musica e l’arte, come la vita, si possono fare solo insieme

di Raffaele Puzio* e Mattia Liguori*
È un concetto, questo, sottolineato in diverse occasioni dal musicista Ezio Bosso ed è la stessa idea che sta alla base dell’“InclusionFestival” di Perugia, che domani, 31 agosto, darà vita a una grande festa di musica e arte, «nata - come scrivono Raffaele Puzio e Mattia Liguori - con lo scopo preciso di indicare una possibile risposta alle domande di fruibilità e partecipazione da parte di tutti, oltre ogni barriera, difficoltà logistica o vincolo burocratico, regalando spazio e protagonismo alle tante persone che vogliono vivere momenti indimenticabili»
"InclusionFestival", Perugia, 31 agosto 2019
Immagine-simbolo dell'”InclusionFestival”

L’arte, la musica, le performance, insomma tutte le espressioni della creatività, sono il segno tangibile della ricchezza che “portano” le persone di ogni condizione, sicché diventerebbe superfluo parlare di barriere o di limitazione alla partecipazione agli eventi collettivi che accompagnano le esibizioni di gruppi o singoli.
«Diventerebbe?». Questa è la domanda che, purtroppo, è ancora oggi senza risposta per la gran parte, anzi, per troppi eventi che vengono organizzati, ovvero “progettati”, trascurando l’elemento principale che riteniamo debba essere considerato prioritario: la fruibilità e, quindi, la partecipazione di tutte le persone.

Barriere architettoniche, difficoltà logistiche, ostacoli burocratici fino alla mortificazione vera e propria della partecipazione delle persone con disabilità, e non solo, sono la “notizia” quotidiana che accompagna ogni singolo evento, costringendo a seconda della “sensibilità” o dell’“aspettativa” ad accettare compromessi (gratuità dei biglietti; posti riservati; rimborsi parziali/totali) ovvero a ricorrere a vere e proprie denunce di discriminazione e così via.

Nell’ambito del cambiamento di paradigma che è stimolato dalle codificazioni fornite dall’ICF [la Classificazione internazionale del Funzionamento, Salute e Disabilità, elaborata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, N.d.R.] e dalle implicazioni socio-politiche introdotte dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, noi associamo la partecipazione agli eventi di tutte le persone, non solo quelle con disabilità, come una questione di partecipazione libera da ogni schema e dove “diventa” – e non diventerebbe – superfluo parlare di barriere; semmai l’evento “diventa” il luogo privilegiato dell’espressione creativa che valorizza la ricchezza delle tante persone che partecipano, condividendo emozioni e, perché no, anche forme di pensiero critico… perché la creatività stimola il pensiero.

InclusionFestival è un’idea che ha coinvolto alcune persone con lo scopo preciso di indicare una possibile risposta alle domande di fruibilità e partecipazione, di dare seguito a questo cambiamento di paradigma e, molto semplicemente, di provare a regalare spazio e protagonismo alle tante persone che vogliono vivere momenti indimenticabili.
Questa idea si concretizzerà nell’evento promosso dall’omonima Associazione InclusionFestival, che si svolgerà domani, 31 agosto, a Perugia, dalle 15 in poi, presso il Parco Tevere di Ponte Valleceppi.
Sarà un festival di musica, artedanza e sport, che consentirà a tutti di godersi un momento di spensieratezza, partecipando (gartuitamente) a un evento inclusivo che supera le barriere.

Detto in conclusione che l’Associazione InclusionFestival è in piena sintonia con l’articolo 30 della citata Convenzione ONU, che sancisce «il diritto delle persone con disabilità alla partecipazione alla vita culturale, alla ricreazione, al tempo libero ed allo sport», concludiamo ricordando quanto sottolineato in diverse occasioni dal musicista Ezio Bosso, ossia che «La musica, come la vita, si può fare solo in un modo: insieme!».

Socio e Presidente dell’Associazione InclusionFestival (inclusionfestival@libero.it).

Per ogni informazione o approfondimento sull’InclusionFestival di domani, 31 agosto, a Perugia: inclusionfestival@libero.it.

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