In questi giorni e fino a domenica 21 luglio, l’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) e l’IRIFOR di Caserta (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione dell’UICI) sono impegnate nel campo estivo denominato Autonomie e cooperazione, seconda edizione di un progetto sperimentale e innovativo che impegna giovani con patologie invalidanti visive in attività sensoriali, cognitive e di fatica, per migliorare la propria condizione di autonomia personale (si legga sulle nostre pagine anche della prima edizione dell’iniziativa, svoltasi lo scorso anno a Monteverde).
«Attraverso lo stile scout – spiegano i promotori dell’iniziativa – i partecipanti sono impegnati a riconoscere l’ambiente circostante, acquisendo le informazioni, elaborandole e trasformandole in mappe mentali. Dopo questa prima fase, i ragazzi potranno lavorare sulla cognizione dello spazio/tempo, comprendendo così la collocazione degli oggetti e delle strutture del campo (tende, refettorio, cucina ecc.), che saranno realizzate da loro stessi, attraverso il programma della fatica, ovvero della manualità e del movimento».
«Per questo campo educativo e riabilitativo dei nostri ragazzi – dichiara Giulia Antonella Cannavale, presidente dell’UICI di Caserta – è stata scelta scelto come location l’Oasi Bosco di San Silvestro di Caserta, un’area del WWF tra le più belle del territorio campano, riserva di caccia e azienda agricola al tempo dei Borbone. Si tratta di un progetto unico nel suo genere, con tutta probabilità il primo campo educativo e riabilitativo per persone con disabilità visiva in Italia e in Europa, completamente in stile scout».
«La formula di questa iniziativa – conferma Vincenzo Del Piano, direttore dell’IRIFOR Campania – è del tutto nuova, resa possibile dall’esperienza dello scorso anno, che ci ha permesso di ripresentare la struttura di un campo educativo e riabilitativo veramente efficace ed efficiente, ai fini dell’acquisizione di tutte le competenze e le capacità utili ad affrontare la disabilità visiva da un nuovo punto di vista. Sono sicuro che i nostri ragazzi potranno raggiungere un’autonomia personale che, esercitata quotidianamente, consentirà loro di rendersi consapevoli delle proprie potenzialità, con il valore aggiunto di saper gestire qualsiasi attività al di fuori delle proprie mura domestiche».
Una formula nuova, dunque, come quella dello scautismo, anche se, va ricordato, già da oltre vent’anni l’IRIFOR e l’UICI promuovono a livello nazionale e territoriale campi estivi e invernali per giovani cieche e ipovedenti, con il principale obiettivo di aiutarli a conoscere e potenziare le loro capacità, che spesso passano “sotto traccia” all’interno dell’ambiente familiare.
«Voglio ringraziare – conclude Cannavale – i responsabili regionali delle organizzazioni di scout MASCI e AGESCI, nonché i capigruppo scout Aversa 1, Capodrise 1 e Caserta 4, che hanno accolto per il secondo anno il nostro invito per questa sfida veramente importante. I nostri ragazzi troppo spesso sono impossibilitati a conoscere e vivere nuove esperienze. Grazie allo scautismo e attraverso la realizzazione del nostro progetto, li aiuteremo a crescere, tramite l’uso di nuove strategie e metodologie funzionali alla loro condizione di cecità». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: uicicaserta@gmail.com; caserta@irifor.eu.
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