Lo sport è vita e nessuno deve esserne escluso
Il figlio Davide, che si muove con il deambulatore e ha un deficit comunicativo, sognava di giocare al calcio, cosicché Carmela ha fondato a Roma l’Associazione Supereattivi, per far giocare insieme bambini con e senza disabilità. Il gruppo conta oggi su venti giocatori, tra i quali due gemelli di 13 anni non vedenti e un ragazzino con una disabilità di tipo cognitivo. «Ogni partita – dice Carmela – è per Davide una vittoria. Per lui è una gioia già andare a comprare scarpe chiodate e magliette e dire ai compagni che gioca a calcio. Lo sport è vita, nessuno deve esserne escluso»