Ciak si vive lo stesso

«Esortiamo tutti a seguire questa iniziativa affinché si possa meglio comprendere che l’essere disabile non è sinonimo di “non poter fare”, piuttosto, “di fare in un modo differente”»: lo dicono dal Presidio UICI di Sant’Anastasia e Paesi Vesuviani (Napoli), presentando il progetto denominato “Ciak si vive lo stesso”, consistente in una serie di dimostrazioni pratiche videofilmate, ove le persone con disabilità visiva si adoperano per la conquista dell’autonomia per se stessi e come insegnamento per gli altri

Persona non vedente al computer

Una persona con disabilità visiva al computer

Come spiega Giuseppe Fornaro, referente nazionale per gli Ausili e le Tecnologie dell’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) e consigliere dell’UICI di Napoli, «Ciak si vive lo stesso è un progetto ideato dal gruppo di lavoro del Presidio UICI di Sant’Anastasia e Paesi Vesuviani (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti). Si tratta di un percorso che si delinea perfettamente nel “buio più totale” con tanto entusiasmo e soddisfazione, vedendo impegnati i soci con disabilità visiva dell’Associazione, che si adoperano per la conquista dell’autonomia per se stessi e come insegnamento per gli altri. Il tutto per arrivare a una raccolta di dimostrazioni pratiche videofilmate, che estrapolano momenti concreti del vivere quotidiano delle persone videolese, supportato da specifici ausili, frutto delle nuove tecnologie, che vengono utilizzati e spiegati per dimostrare quanto sia possibile fare da soli. Né mancheranno accorgimenti ed espedienti della cosiddetta “arte di arrangiarsi”».
A cadenza settimanale, dunque, sulla pagina Facebook del Presidio UICI di Sant’Anastasia e Paesi Vesuviani, verrà pubblicato un video esplicativo circa un’attività pratica.
«Esortiamo tutti a seguire questa iniziativa – conclude Fornaro – affinché si possa meglio comprendere che l’essere disabile non è sinonimo di “non poter fare”, piuttosto, “di fare in un modo differente”». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Giuseppe Fornaro (fornarog2012@gmail.com).

Please follow and like us:
Pin Share
Stampa questo articolo