«Colpita da un ictus quando era ancora nel grembo materno, le cui conseguenze le hanno impedito di imparare a parlare, leggere e scrivere, grazie alla tenacia dei genitori, ha iniziato già da piccolissima un percorso riabilitativo di cui la pittura è stata una parte fondamentale, affrontata con la positività e la solarità che la contraddistinguono e che l’ha portata a fare grandi progressi comunicativi. Oggi, infatti, è in grado di comprendere tre lingue (italiano, inglese e portoghese) e, pur non parlando, riesce a farsi capire grazie alla creatività, se è vero che attraverso le sue opere è in grado di aprirsi nei confronti dello spettatore, svelando tutto il suo mondo interiore, fatto di grande sensibilità ed emozioni colorate, con uno stile che si ispira a quello di Frida Kahlo e soggetti che spaziano dagli animali ai paesaggi, passando per autoritratti e opere astratte».
Avevamo presentato così, qualche tempo fa, in occasione di una delle sue prime mostre, Clara Woods, tredicenne fiorentina, che da allora ha percorso parecchia strada, arrivando ad esporre a Milano, a Roma e anche all’estero, in Giappone e negli Stati Uniti (a Miami).
Nella prossima settimana, Clara tornerà a esporre a Campi Bisenzio (Firenze), questa volta per sostenere una causa che le sta molto a cuore: l’inclusione dei giovani con disabilità attraverso l’arte. Ospite della mostra di arte contemporanea Friends, sarà infatti Matteo Bellesi, pittore ed educatore, che ha creato insieme all’educatrice Carlotta Visca un laboratorio di pittura con adolescenti e giovani con disabilità, denominato DiversamenteArtisti.
L’esposizione sarà allestita dal 2 all’8 settembre al Parco di Villa il Palagio nell’àmbito della sesta Festa della Misericordia, e vi si presenterà l’ultima collezione realizzata da Clara, proprio all’interno dei laboratori tenuti da Bellesi, grazie alla guida del quale la giovane artista ha trovato un giusto mix tra equilibrio, ispirazione e gioia all’interno delle sue opere.
In mostra, tra gli altri, vi saranno anche i due dipinti realizzati a quattro mani che ben esemplificano questo percorso artistico e formativo, vale a dire Five legs cat (“Gatto a cinque zampe”), qui a fianco riprodotto, e Totem.
«Con questa personale – spiega Betina Genovesi, madre di Clara – si vuole dare voce al progetto DiversamenteArtisti, richiamando l’attenzione di famiglie, maestri ed educatori sul modo in cui l’arte può rappresentare una delle strade per l’inclusione, il benessere sociale e la realizzazione personale di ogni “artista diverso”».
«DiversamenteArtisti – spiegano dall’Ufficio Stampa Puntoventi, che cura la comunicazione delle iniziative di Clara Woods – nasce da una filosofia precisa: pur riconoscendo, infatti, la complessità della vita per i giovani con disabilità coinvolti e per le loro famiglie, gli educatori Matteo Bellesi e Carlotta Visca desiderano esprimere che la diversità è e deve rappresentare “una speciale normalità”. Il termine diversamente, che allude alle persone con disabilità, nell’ambito del progetto supera e trasforma il proprio significato, ampliandolo al di là di ogni tipo di categorizzazione, con l’obiettivo di trasmettere che ognuno di noi, al di là di ogni diversità, è “artista” in modo diverso».
«La particolarità inclusiva del Laboratorio – aggiunge Bellesi – permette ai ragazzi di condividere esperienze insieme e di interagire liberamente all’interno e all’esterno di uno spazio in cui non esiste canone per definire la normalità e l’espressione artistica».
Va ricordato, in conclusione, che dal prossimo mese di settembre e fino al mese di giugno del prossimo anno, il laboratorio DiversamenteArtisti sarà inserito all’interno del programma dell’Associazione Gulliver di Firenze, che si occupa di attività ricreative di carattere sociale, di attività sportiva e di educazione e promozione culturale, e sarà aperto ai ragazzi di tutte le scuole del territorio. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@puntoventi.it.
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