«Siamo favorevoli al primo Corso di Alta Formazione sull’Analisi del Comportamento Applicata al disturbo dello spettro autistico, organizzato dall’Istituto Superiore di Sanità»: lo dichiara in una nota Benedetta Demartis, presidente nazionale dell’ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici), prendendo le distanze da chi in questi giorni ha affermato il contrario. Sulla materia, va ricordato, è stata anche presentata un’Interrogazione Parlamentare.
«Tra gli obiettivi principali dell’iniziativa – prosegue Demartis – vi sono la formazione e l’aggiornamento dei Dirigenti del Servizio Sanitario Nazionale, per renderli capaci di valutare, sulla base delle specifiche caratteristiche di una persona nello spettro autistico, l’appropriatezza e l’efficacia stessa degli interventi messi in campo. In tal senso condividiamo la linea dell’ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), con la quale da tempo auspicavamo questa iniziativa dell’Istituto Superiore di Sanità. Tale approccio, infatti, rappresenta per le persone con disturbi dello spettro autistico e per le loro famiglie un importante intervento».
«Con la supervisione e il coordinamento dell’Istituto Superiore di Sanità – conclude la Presidente dell’ANGSA – la formazione dovrà essere svolta dalle varie Regioni affinché essa coinvolga in questa direzione tutti gli operatori del territorio, che lavorano nei servizi pubblici e accreditati e che si occupano di persone con disturbi dello spettro autistico, in collaborazione con lo stesso Istituto Superiore di Sanità. E sarà proprio il Corso di Alta Formazione, sulla base delle specifiche caratteristiche di una persona nello spettro autistico, a fornire l’appropriatezza scientifica e l’efficacia degli interventi educativi messi in campo». (S.B.)
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