Nelle scorse settimane, durante le consultazioni del Presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte e a margine delle sue dichiarazioni alle Camere per il voto di fiducia, sono prevedibilmente aumentate le aspettative di cambiamento anche sul tema della disabilità.
Ad accrescerle ha contribuito anche la circostanza che, per la prima volta, un Presidente incaricato abbia voluto audire anche le organizzazioni delle persone con disabilità, come avevamo ampiamente riferito nelle scorse settimane.
Da più parti, quindi, ci si attendeva che nel novero dei Sottosegretari e Viceministri vi fosse un nome, forte di deleghe adeguate, a cui affidare una nuova competenza e regìa sulle politiche per la disabilità. Questo tuttavia, al momento almeno, non è avvenuto.
Nel corso di una conferenza stampa poco dopo la nomina dei Sottosegretari, Conte sul punto ha dichiarato: «Ho avuto consultazioni anche con il mondo delle disabilità. Mi hanno chiesto espressamente di tenere le deleghe presso la Presidenza del Consiglio. Ho accolto questa richiesta».
In realtà nella memoria (disponibile a questo link) presentata dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) durante la consultazione, si precisava qualcosa in più rispetto al pur importante mantenimento delle deleghe presso la Presidenza del Consiglio. Vi si scriveva infatti: «A Lei, Professor Conte, valutare se debba essere un dipartimento specifico o un’altra struttura ad occuparsi, in modo non ancillare, di disabilità. Di certo riteniamo che questo attore, oltre ad essere incardinato nelle più elevate competenze istituzionali, debba disporre di deleghe ampie, forti, chiare e disporre di adeguate risorse; contare su una struttura solida e tecnicamente autorevole e preparata […]».
Da parte sua, Conte ha sottolineato che le deleghe sulla disabilità restano al Presidente del Consiglio «che seguirà direttamente la questione. Voglio creare un forum permanente per confrontarci».
Come detto, quindi, il nome del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio manca, almeno per il momento, e ciò sta suscitando prevedibili delusioni, visto anche che questa figura era stata annunciata alla Camera nel discorso programmatico.
Comprensibile l’amarezza di Vincenzo Zoccano, sottosegretario uscente per la Disabilità, che nelle sue righe di congedo annota: «Avevamo grandi progetti su come attuare il cambio di passo per questo Paese. Fino all’ultimo io ed il mio staff abbiamo lavorato a fianco del Presidente Conte costruendo la giusta strategia… fino all’ultimo ci è stato chiesto di non mollare… hanno mollato loro… “Nulla su di Noi senza di Noi” forse spaventa o forse costa troppo. Al di là del mio ruolo, spero solo che qualcuno riesca a dare risposte concrete a noi persone con disabilità ed alle nostre famiglie».
Ma in queste ore si stanno anche moltiplicando i commenti di perplessità che sconfinano spesso nel disappunto da parte di molte Associazioni e, soprattutto via social, di cittadini con disabilità.
In tal senso, la nota proveniente da un gruppo di Associazioni romane e di persone impegnate sul fronte della disabilità (disponibile a questo link) è forse la più significativo di questa reazione. Vi si legge: «Nel giorno della presentazione dell’elenco di viceministri e sottosegretari, abbiamo scorso con trepidazione la lista e abbiamo scoperto, con grande disappunto, che il sottosegretario alla disabilità, promesso e confermato da Giuseppe Conte nella sua replica alla Camera dei Deputati […] non c’è».
E ancora: «[…] pareva che il Presidente del Consiglio avesse preso impegni concreti, anche dopo l’incontro con alcune delegazioni di Federazioni di persone con disabilità […] e che si fosse impegnato non solo a mantenere alla Presidenza del Consiglio le deleghe, ma a nominare un sottosegretario dedicato. Sappiamo, anzi, che nell’àmbito di questi incontri fosse stata anche data un’indicazione circa la persona più adatta a ricoprire un incarico così importante e delicato, indicazione che sicuramente rispecchiasse le professionalità necessarie a tutelare e portare avanti le iniziative volte a migliorare la qualità della vita dei nostri familiari con disabilità e di noi famiglie».
Tale nota – del tutto omogenea con analoghi interrogativi e commenti di queste ore – tradisce il disorientamento e l’incertezza che sembrano diffondersi rapidamente fra le persone con disabilità, le loro famiglie e le organizzazioni di riferimento.
«Superando.it» seguirà l’evolversi della situazione, garantendo anche spazio, come sempre, a opinioni e commenti. (C.G.)