Per costruire una mappa della reale inclusione scolastica, Regione per Regione

Dopo le iniziative di monitoraggio dell’inclusione scolastica e dei disservizi presenti anche quest’anno, promosse nei giorni scorsi dalla Federazione FISH e dall’Associazione ANFFAS, anche l’Associazione Diritti in Movimento - promossa lo scorso anno dal professor Paolo Cendon - ha voluto lanciare un sondaggio il cui obiettivo è quello di rilevare sul territorio nazionale, distinto per singola Regione, il livello reale e quello percepito della qualità dell’inclusione scolastica delle alunne e degli alunni con disabilità

Abbiamo riferito nei giorni scorsi delle iniziative promosse dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e dall’ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), volte a raccogliere segnalazioni di lacune, violazioni e disagi, che a quanto pare anche in questo inizio di anno scolastico stanno impedendo alle alunne e agli alunni con disabilità di frequentare le lezioni al pari dei compagni.

Su un percorso analogo si sta muovendo anche Diritti in Movimento, Associazione che difende i diritti di tutte le persone fragili, nata lo scorso anno per iniziativa, in primo luogo, di Paolo Cendon, docente di Diritto Privato all’Università di Trieste, già considerato il “padre” della Legge 6/04 che ha introdotto nel nostro Paese l’istituto dell’amministrazione di sostegno.
Sollecitata, infatti, dall’allarme delle famiglie di studenti con disabilità che non hanno avuto riscontro nei servizi scolastici, Diritti in Movimento ha voluto promuovere un sondaggio il cui obiettivo è quello di rilevare sul territorio nazionale, distinto per singola Regione, il livello reale e quello percepito della qualità dell’inclusione scolastica di alunne e alunni con disabilità.

«In questi anni – sottolinea il professor Cendon, che di Diritti in Movimento è il coordinatore nazionale – molti Tribunali italiani, sia amministrativi che ordinari, hanno condannato le scuole che non avevano predisposto adeguate misure di sostegno e la stessa Corte Costituzionale ha sancito, confermando la decisione dei giudici, che l’insegnante di sostegno, a garanzia di una reale inclusione scolastica, è un “diritto inviolabile” e indipendente da ogni considerazione economica. Come “Diritti in Movimento”, vogliamo dunque verificare attraverso questo primo sondaggio su tutto il territorio nazionale, che, nel corso di questi mesi, venga adeguatamente salvaguardato e garantito il diritto al sostegno per una reale inclusione scolastica degli alunni con disabilità, in quanto per noi giuristi la sua negazione è espressione di “danno esistenziale” e quindi capitolo centrale della nostra attività. In sostanza, vogliamo creare, con questo sondaggio, una mappa, distinta Regione per Regione, della reale distribuzione dell’esigibilità di un diritto inviolabile sancito dalla nostra Costituzione e dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con disabilità».

I dati rilevati dal sondaggio – viene puntualizzato da Diritti in Movimento – verranno naturalmente gestiti in maniera completamente anonima a garanzia e a tutela della privacy. (S.B.)

Ringraziamo per la collaborazione Vito Bardascino, coordinatore regionale della Campania di Diritti in Movimento.

Per ogni altro dettaglio e per partecipare al sondaggio, cercare in Facebook la pagina di Diritti in Movimento della propria Regione (ricerca: Diritti in Movimento affiancato dal nome della Regione. A questo link segnaliamo, a titolo di esempio, il sondaggio realizzato per la Regione Campania). Per ulteriori informazioni: Vito Bardascino (vito.bardascino@cspdm.org).
Sul progetto Diritti in Movimento suggeriamo ai Lettori anche un’ampia intervista al professor Paolo Cendon, apparsa nella testata «Il Dubbio» (a questo link).

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