Mercoledì 2 e giovedì 3 ottobre (ore 9-19), a farla da protagonista, presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, sarà il Progetto AIVES, ove AIVES sta per Arte e Innovazione: Visioni, Emozioni, Sensazioni, ricerca che punta a individuare una nuova forma di rappresentazione dell’arte pittorica che vada al di là della vista, impegnando tutti gli altri sensi.
A promuovere AIVES sono l’IRIFOR di Catanzaro (l’Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione dell’UICI-Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), la Società TEA di Elena Console, specializzata in recupero dei beni culturali, il Dipartimento di Ingegneria dell’Università della Calabria, la Società esperta in archeologia OMNIARCH e Rubino & Partners, studio esperto in brevetti e autorizzazioni.
Per l’occasione, al Museo Archeologico di Napoli verrà sperimentato l’ultimo prototipo realizzato, che con un’altra opera ha già dato ottimi esiti agli organizzatori. «Crediamo davvero – sottolineano dall’UICI di Napoli, che ha promosso l’evento – che questo tipo di sperimentazioni possa contribuire a rendere sempre più fruibile e accessibile alle persone con disabilità visiva il nostro patrimonio artistico e per questo auspichiamo un’ampia partecipazione». (S.B.)
Per partecipare alla sperimentazione del 2 e 3 ottobre al Museo Archeologico Nazionale di Napoli (ogni fruizione richiederà circa mezz’ora), oltreché per ulteriori informazioni: uicna@uiciechi.it.
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