Emarginati tra gli emarginati?

di ANFFAS Subiaco*
«Abbiamo appreso con rammarico - scrivono dall’ANFFAS di Subiaco (Roma) - dell’esclusione del territorio del Distretto RM 5.4 (capofila Olevano Romano), dalla sperimentazione per la vita indipendente. La Regione Lazio, infatti, ha dato seguito, impegnando proprie risorse, al progetto sulla vita indipendente delle persone con disabilità, ma Subiaco e gran parte dei Paesi dell’Alta Valle dell’Aniene non potranno beneficiare di queste misure. Perché? È stato fatto tutto il possibile? Chiediamo dunque di attivare tutti gli strumenti per eliminare questa grave discriminazione»

Realizzazione grafica con omino a fianco di un grande punto di domandaAbbiamo appreso con rammarico l’esclusione del territorio del Distretto RM 5.4 (capofila Olevano Romano), dalla sperimentazione per la vita indipendente.
La Regione Lazio, con Delibera di Giunta n. 476 del 16 luglio scorso (Decreto Direttore Generale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali del 28 dicembre 2018, n. 669 “Adesione alla sperimentazione del modello di intervento in materia di vita indipendente ed inclusione nella società delle persone con disabilità, bando anno 2018”), ha dato seguito, impegnando proprie risorse, al progetto sulla vita indipendente delle persone con disabilità. Ma Subiaco e gran parte dei Paesi dell’Alta Valle dell’Aniene non potranno beneficiare di queste misure. Il Distretto RM 5.4, di cui Olevano è capofila, non compare infatti tra quelli beneficiari. Perché?

Nel Deliberato, la Regione conferma che ha sempre aderito, fin dall’anno 2014 e per gli anni successivi, alle sperimentazioni in materia di vita indipendente proposte dal Ministero delle Politiche Sociali, coinvolgendo tutti i territori distrettuali regionali.
Viene confermato, altresì, che il Decreto del Ministero delle Politiche Sociali n. 669 del 28 dicembre 2018 ha assegnato alla Regione Lazio – ai fini dell’implementazione del programma di sperimentazione, sulla base del dato della popolazione residente nella fascia di età tra i 18 e i 64 anni al 1° gennaio 2018, riportato nella banca dati ISTAT – complessivamente 19 Ambiti Territoriali finanziabili. E tuttavia la proposta di adesione è articolata in 18 progettualità territoriali, escludendo appunto il territorio del Distretto di Subiaco e Olevano Romano.
Più avanti nella Delibera viene preso atto che, per la Regione Lazio, sono stati ammessi a finanziamento statale tutti i 18 Ambiti Territoriali proposti. Ma gli Ambiti non sono 19? Perché solo 18 progettualità su 19 Ambiti? Forse ogni Distretto avrebbe dovuto presentare una propria progettualità e quella del nostro è risultata non idonea o non è stata affatto presentata?

Attendevamo con molto interesse questa opportunità che poteva essere colta dai nostri familiari. Ci dobbiamo invece rassegnare alla condizione di essere emarginati tra gli emarginati?
La Regione Lazio dice di avere notificato agli Ambiti Distrettuali e Sovradistrettuali di cui alla Delibera di Giunta 660/17, l’invito  ad aderire alla sperimentazione del modello di intervento per la vita indipendente e l’inclusione nella società delle persone con disabilità, per l’annualità 2018, con Nota Protocollo n. 61548 del 25 gennaio 2019, garantendo, in tal modo, la possibile attivazione di nuove progettualità su tutto il territorio regionale.
Rivolgiamo dunque questi interrogativi agli Amministratori Locali con preghiera di interrogare gli Uffici Distrettuali e darci spiegazioni che possano convincerci che tutto il possibile è stato fatto.
Chiediamo inoltre di attivare tutti gli strumenti per eliminare questa grave discriminazione.

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