Come avevamo anticipato alla fine della scorsa settimana, mantengono lo stato di mobilitazione le organizzazioni delle persone con disabilità di Roma, dopo cinque giorni dall’interruzione del servizio taxi che dovrebbe consentire a molte di loro di andare al lavoro, di poter frequentare i luoghi di formazione, di fare terapie o di svolgere attività sociali.
«Abbiamo per altro apprezzato – si legge in una nota congiunta diffusa dalla FISH Lazio (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), dalla FAND di Roma e Provincia (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità), dalla Consulta Cittadina sui Problemi delle Persone Handicappate e dall’UICI di Roma (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) – l’accoglimento da parte dell’Assessorato alla Città in Movimento della richiesta di assicurare il rimborso a coloro che in questa fase transitoria sono costretti a far fronte di proprio conto alle spese necessarie per la loro mobilità, anche se non risultano definite ancora le modalità e le tempistiche del rimborso. Ed è proprio questa una delle richieste da noi avanzate all’Amministrazione Capitolina, quella cioè di fare chiarezza sul provvedimento che disciplina il rimborso all’utenza».
«Un’ulteriore richiesta – prosegue la nota – è quella di veder convocato d’urgenza un incontro tra il Comune, le nostre organizzazioni e i vettori che potenzialmente potrebbero garantire la ripresa del servizio, per arrivare a delle possibili soluzioni in tempi brevi e certi, non più tardi di venerdì 11 ottobre. E occorre poi assicurare, a partire dal 14 ottobre, l’avvio del servizio per gli aventi diritto sulla base delle nuove graduatorie pubblicate il 30 settembre scorso. Infatti, il nuovo sistema sta considerevolmente riducendo il diritto di scelta e restringendo il diritto alla mobilità delle persone, ed è poco comprensibile come sarà attuato nei confronti dei beneficiari della categoria attività sociali».
«Queste le istanze da noi formalizzate al Comune di Roma – conclude la nota -, al quale chiediamo da subito risposta, per vedere finalmente soddisfatti i diritti tutelati dalle normative in vigore». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@fishlazio.it.
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