Vorremmo una Campania (e non solo) accessibile e senza barriere

di Giuseppe Fornaro*
«Educare a porre maggiore attenzione a “spazi senza barriere” - scrive Giuseppe Fornaro - non significa solo andare incontro alle esigenze delle persone con disabilità, ma vuol dire anche pensare a creare una società migliore per tutti. Bisogna dunque portare all’attenzione di tutti le opportunità offerte oggi dal cosiddetto “Universal Design” (“progettare accessibile per tutti”), perché ciò significa fare cultura e dare soluzioni concrete per contribuire a realizzare una Campania, la mia Regione, più vivibile per tutti»

Province della Campania

In generale, come nello spirito della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, siamo convinti che il diritto all’accessibilità debba essere esteso a tutti coloro i quali hanno delle esigenze specifiche, come le persone non vedenti, audiolese, quelle con disabilità psicologica o intellettiva, le persone obese, anziane, ma anche le donne in gravidanza e i genitori che con il passeggino e la carrozzina non possono usufruire liberamente degli spazi pubblici.
Molte persone, inoltre, possono anche solo temporaneamente ricadere nella condizione di disabilità a causa di incidenti o periodi di cura. Educare quindi a porre maggiore attenzione a “spazi senza barriere” non significa solo andare incontro alle esigenze delle persone con disabilità, ma vuol dire anche pensare a creare una società migliore per tutti.

Abbattere le barriere restituisce alla persona la dignità e la possibilità di esercitare i propri ruoli sociali, a partire da quello di cittadino e finanche di utente, consumatore o turista.
Per renderlo possibile, peṛò, riteniamo sia necessario stimolare una collaborazione a più mani tra tutti gli attori coinvolti: associazioni delle persone con disabilità, negozianti, organizzazioni di categoria, aziende, enti locali, i cittadini tutti, a prescindere dalla disabilità.

L’approccio al cosiddetto Universal Design (“progettare accessibile per tutti”) ha ormai reso disponibili soluzioni che permettono di ovviare con costi ridotti e tempi rapidi, almeno nella maggior parte dei casi, anche ai vincoli architettonici di edifici storici non modificabili.
Esistono soluzioni di molti tipi, portatili e fisse, più o meno economiche e con capacità di carico differenziate.
Portare all’attenzione di tutti queste opportunità significa fare cultura e dare soluzioni concrete per contribuire a realizzare una Campania, la mia Regione, più vivibile per tutti.

Referente nazionale per gli Ausili e le Tecnologie dell’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) e consigliere dell’UICI di Napoli.

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