«Sicuramente daremo rapidamente il via a una Cabina di Lavoro che dovrà coinvolgere tutte le Associazioni che si occupano di disabilità, considerato che gli attori sociali sono tanti e che ciascuno ha la propria specificità e criticità. Quel che però oggi più conta è che il nostro Comune si stia allineando a una normativa che vige dal 2009, ossia la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità che prevede il diretto coinvolgimento e la partecipazione attiva delle persone interessate. Un buon passo in avanti, quindi, rispetto ad un modus operandi che fino ad oggi ci aveva ignorati».
È soddisfatto Vitaliano Ferrajolo, presidente dell’LPH di Caserta (Lega Problemi Handicappati), Associazione aderente alla FISH Campania (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), nel commentare il protocollo d’intesa sottoscritto dal Comune di Caserta con la propria organizzazione e con l’UICI casertana (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), per far sì che d’ora in poi nessun lavoro pubblico o privato nella città campana avvenga senza l’approvazione dei delegati dei cittadini con disabilità motorie o senso percettive.
«Prestare attenzione a tutte le forme che possono assumere le barriere architettoniche – ha dichiarato per l’occasione il sindaco di Caserta Carlo Marino – significa non soltanto realizzare una città a misura di disabile, ma una città civile a misura di tutti».
«Ho accolto le richieste delle Associazioni del territorio – ha sottolineato dal canto suo Maria Giovanna Sparago, assessora comunale alle Politiche Sociali – e il risultato, dopo quasi un anno di lavoro, è la firma di questi protocolli d’intesa. Ci avevano infatti segnalato lavori effettuati senza considerare le difficoltà delle persone con handicap e questo ci ha spronati ad evitare che ciò accada ancora. Da oggi in avanti, infatti, gli architetti delegati dalle Associazioni siederanno ai tavoli di progettazione del Comune, per coadiuvarne il lavoro nella logica dell’abbattimento delle barriere architettoniche».
Anche Vincenzo Del Piano, delegato dell’UICI, si è dichiarato estremamente soddisfatto di questo passaggio. «Il protocollo sottoscritto – ha affermato – ha vedute molto più ampie rispetto alle necessità proprie delle persone con handicap, perché ogni azione che si porterà avanti per l’abbattimento delle barriere architettoniche significherà prestare attenzione a tutte le persone che vivono in città e le periferie, dagli anziani alle mamme con bambini in passeggino e così via». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Vitaliano Ferrajolo (vife58@yahoo.it); uicicaserta@gmail.com.