E se a perdersi fosse una persona con autismo?

Ruoterà su questa domanda l’incontro del 25 ottobre a Pordenone, rivolto ai caregiver di persone con disabilità intellettive, a chi di mestiere fa il soccorritore o il volontario in un’ambulanza o nella Protezione Civile, o ancora a chi lavora in una struttura di emergenza di un presidio sanitario. Il giorno successivo, invece, 26 ottobre, è in programma sempre a Pordenone il convegno nazionale “Autismo e emergenze: una risposta efficiente va costruita”, aperto ad un pubblico ampio. Promossi dalla Fondazione Bambini e Autismo di Pordenone, i due eventi rientrano nel progetto “inclusionLAB”
Operazione di soccorso a persone con disabilità intellettiva
Operazione di soccorso a persone con disabilità intellettiva

Un workshop e il giorno successivo un convegno nazionale, per lanciare un percorso di buone prassi intorno ai temi dell’autismo in caso di emergenze affinché, indipendentemente da dove una persona abiti in Italia, si attivino protocolli di intervento e strategie utili atti a garantire soccorsi efficaci anche a questa popolazione, che conta un numero rilevante di individui, stimato tra le 500.000 e le 600.000 persone nel nostro Paese.
È questa la proposta della Fondazione Bambini e Autismo di Pordenone, che rientra nel più ampio progetto inclusionLAB, sostenuto dalla Fondazione Friuli.

Intitolato Buone prassi e protocolli d’intervento, il workshop, che si terrà nel pomeriggio del 25 ottobre, presso il Consorzio Universitario di Pordenone (Via Prasecco, 3, ore 14-18), è stato pensato «per i caregiver – come spiegano i promotori – e per chi di mestiere fa il soccorritore o il volontario in un’ambulanza o nella Protezione Civile, o ancora per chi lavora in una struttura di emergenza di un presidio sanitario. L’obiettivo è quello di aprire un confronto e rispondere a una domanda specifica, ovvero «se a perdersi fosse una persona con autismo?». In questi casi, infatti, si possono usare i normali protocolli di ricerca, o al contrario bisogna partire dalle caratteristiche di queste persone “speciali”? Purtroppo in passato la cronaca ha più volte affrontato episodi in cui le ricerche, sia in ambiente naturalistico che urbano, non hanno dato esito positivo nonostante gli sforzi».
L’incontro sarà coordinato da figure apicali dei Vigili del Fuoco Nazionali, con la proiezione di alcuni video esplicativi mostrati grazie all’intervento e alla collaborazione del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino.

Il convegno del 26 ottobre, invece, intitolato Autismo ed emergenze: una risposta efficiente va costruita, si terrà a Pordenone Fiere (Via Treviso, 1, ore 9-18), rivolgendosi a un pubblico ampio, fatto di associazioni, familiari, addetti ai lavori, insegnanti e chiunque altro sia interessato alla tematica.
Anche in questo caso saranno presenti autorevoli personalità, sia nel campo dell’autismo che in quello dei soccorsi e della progettazione, e in conclusione è prevista una tavola rotonda aperta al futuro, per dare anche testimonianza del lavoro svolto su questi temi dalla Fondazione Bambini e Autismo, assieme a prestigiosi partner – tra cui la Regione Friuli Venezia Giulia, la Prefettura, il Comune, i Vigili del Fuoco e l’Ospedale Civile di Pordenone e molti altri -, che negli ultimi anni ha reso la città Pordenone sempre più “amichevole” nei confronti dell’autismo (autism friendly). (S.B.)

A questo link è disponibile il programma completo del workshop e del convegno del 25 e 26 ottobre a Pordenone. Entrambi gli eventi, pur essendo gratuiti, necessitano di iscrizione (a questo link). Per ulteriori informazioni: relazioni esterne@bambinieautismo.org.

Per approfondire la materia delle persone con disabilità di fronte ai vari tipi di emergenze, è possibile accedere al nostro testo intitolato Soccorrere tutti significa soccorrere meglio (a questo link), al cui fianco vi è il lungo elenco dei contributi da noi pubblicati in questi anni.

Share the Post: