Quella di Mowgli – celebre personaggio letterario creato da Rudyard Kipling e protagonista dell’altrettanto celebre film d’animazione Il libro della giungla, realizzato nel 1967 dalla Disney – è la storia di un ragazzino cresciuto fra i lupi, che appartiene al mondo animale ma non può rinnegare le proprie radici umane e che quindi fatica a trovare un posto nel mondo e deve vedersela con insidie continue, provenienti sia dal suo mondo d’origine che a quello che l’ha adottato.
A questo punto, quindi, è decisamente superfluo spiegare perché l’ANFFAS di Modica, in provincia di Ragusa (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), abbia voluto chiamare proprio Mowgli un bel progetto dedicato ai bambini e alle bambine con disabilità, iniziativa basata su una serie di trattamenti educativi di impronta cognitivista tramite i quali, attraverso il gioco strutturato, si vogliono fare emergere e consolidare le abilità cognitive, motorie e relazionali dei bimbi e delle bimbe, creando i prerequisiti di base per gli apprendimenti scolastici.
«I trattamenti – spiegano dall’ANFFAS di Modica – vengono svolti direttamente a domicilio del bambino da operatori specializzati e perseguono attraverso il gioco molteplici obiettivi, quali ad esempio lo sviluppo di forme di comunicazione alternative al linguaggio, il potenziamento delle autonomie personali, lo sviluppo delle capacità percettive e attentive, il rafforzamento delle capacità relazionali e di socializzazione adeguate al contesto».
Mowgli, però, intende occuparsi di tutto il nucleo familiare ed «ecco perché – aggiungono dall’Associazione siciliana – forniamo un supporto psico-sociale alla famiglia, che dal momento della diagnosi di una certo tipo è chiamata a ri-progettare la propria vita e può dunque necessitare di punti di riferimento che facciano da raccordo con la scuola, le strutture sanitarie e altri. Forniamo inoltre anche un supporto informativo, ad esempio attraverso il nostro Sportello SAI (Servizio Accoglienza e Informazione), dedicato proprio al segretariato sociale».
«Riteniamo – concludono dall’ANFFAS modicana – che una presa in carico il più precoce possibile dei bambini e delle bambine con disabilità e un supporto alle loro famiglie siano al primo posto tra le esigenze che meritano una risposta concreta e anche in questo caso vogliamo proporci quale valido sostegno in una fase così delicata per lo sviluppo». (S.B.)
Per approfondire, accedere a questa pagina nel sito dell’ANFFAS di Modica. Per informazioni: info@anffasmodica.it.
Articoli Correlati
- L'integrazione scolastica oggi "Una scuola, tante disabilità: dall'inserimento all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità". Questo il titolo dell'approfondita analisi prodotta da Filippo Furioso - docente e giudice onorario del Tribunale dei Minorenni piemontese…
- Sordocecità, la rivoluzione inclusiva delle donne Julia Brace, Laura Bridgman, Helen Keller, Sabina Santilli. E poi Anne Sullivan. Le prime quattro erano donne sordocieche, la quinta era “soltanto” quasi completamente cieca, ma non si può parlare…
- Il fantastico in letteratura e il senso della vista «“They” di Rudyard Kipling - scrive tra l’altro Cristiana Mameli - è un testo che dovrebbe essere menzionato anche per una prospettiva che appare innovativa sia per l’epoca in cui…